Fra qualche decennio le Migrazioni in Europa aumenteranno esponenzialmente anche a causa dell'aumento della temperatura del pianeta, che porterà cambiamenti non tollerabili nei Paesi di origine dei migranti. Oggi l'afflusso dei migranti è una delle maggiori sfide che l'Unione Europea deve affrontare, con problemi che si ripercuotono nei Paesi membri dell'Unione. Un recente studio pubblicato sulla rivista "Science" mostra un altro aspetto del fenomeno migratorio che non dovrebbe essere sottovalutato. Tra tutte le cause del movimento in massa di popoli in Europa ci sarebbe anche il cambiamento climatico.

Secondo Anouch Missirian e Wolfram Schlenker, i ricercatori dell'Università Columbia di New York che hanno eseguito lo studio, c'è una stretta relazione tra le ondate migratorie verso l'Ue, e le variazioni di clima degli ultimi anni.

I dati delle rishiesta d'asilo

I ricercatori hanno estrapolato i dati relativi alle richieste d'asilo degli ultimi anni, utilizzandoli poi per costruire delle proiezioni a lungo termine, cioè fino al 2100, delle probabili migrazioni in rapporto al clima. Risulta che le richieste d'asilo all'Europa sarebbero in crescita dal 28% fino al 188% rispetto agli ultimi anni. Lo studio è avvalorato da altre ricerche simili nell'ambito clima e migrazioni. Ad esempio, la Siria, da cui provengono numerosissimi profughi a causa della guerra civile, ha attraversato in precedenza un periodo di siccità record, che ha rovinato il raccolto e costretto intere popolazioni a trasferirsi nelle città.

Qui, le tensioni preesistenti hanno ulteriormente acuito le condizioni di disagio di queste persone che hanno scelto di migrare. Non che la colpa sia solo della siccità, è la guerra che sta spopolando la Siria, ma di certo le condizioni climatiche hanno dato una notevole spinta al flusso migratorio.

Il riscaldamento globale e lo stress

Il clima infatti può determinare una serie di situazioni stressanti che concorrono allo scoppio di crisi politiche e di trasformazioni sociali. Lo studio di Missirian e Schlenker ha evidenziato come il fenomeno sia globale e non appannaggio di singoli Paesi; hanno inoltre potuto collegare l'aumento della temperatura avvenuto tra il 2000 e il 2014 con la crisi migratoria partita nel 2015, anno in cui in Europa ci sono state richieste d'asilo pari a 1.5 milioni di unità. Le anomalie climatiche si riscontrano prima di ogni periodo di massima migrazione ed interessano Nazioni in cui la temperatura media supera i 20 °C.