Da anni, ormai, siamo a conoscenza che il clima del nostro pianeta sta cambiando e che le temperature aumentano sempre più in tutte le parti del mondo. Innumerevoli volte, diversi specialisti, sono stati invitati alla televisione o ad alcuni meeting per spiegare alla popolazione mondiale che l'aumento delle temperature è dovuto a diversi fattori, fra cui le emissioni di gas di scarico dei veicoli, ma anche quelle dei processi industriali, che a livello globale comportano la formazione del così detto effetto serra, che agisce come una cappa, inglobando le temperature e facendole quindi aumentare.

Ed è proprio quello che sta avvenendo in questi giorni in Italia, ma anche in Europa, dove ci troviamo a fronteggiare condizioni climatiche non di certo usuali per noi che siamo situati così tanto a sud dall'artico. Al contrario al Polo Nord, dove ora dovrebbe essere pieno inverno e dovrebbero esserci temperature glaciali, si sta, invece, assistendo ad una ondata anomala di caldo.

Questo sta avvenendo nonostante dai primi di ottobre ormai non vi sia luce solare e non vi sarà fino a marzo. In questo periodo infatti il gelo dovrebbe formare la calotta artica, proprio per l'assenza di luce solare, mentre al momento sono presenti ben 35 gradi in più rispetto al valore medio stagionale. Infatti, già all'inizio di quest'anno la Groenlandia ha visto aumentare la sua temperatura per ben 3 volte rispetto a quanto successo negli anni precedenti, registrando così ben 61 ore sopra i zero gradi.

Secondo gli esperti

Ad avvisare di quanto sta succedendo è stato il fisico ed esperto climatologo Robert Rohde, dalla stazione meteorologica di Cape Morris Jusep nel nord della Groenlandia, affermando che solo nel mese di febbraio l'aumento termico è stato maggiore qui rispetto ad altre città del mondo, come Londra e Zurigo.

Più specificatamente, nei precedenti giorni si era avuto uno sbalzo termico anche di 15 gradi restando, però, sempre sotto lo zero, ma il 22 e 23 febbraio si sono avuti scostamenti climatici importanti che hanno mantenuto la temperatura a valori positivi toccando anche punte di +6,2°C per diverse ore.

Era già avvenuto in passato qualcosa di simile ma non aveva destato una cosi grande preoccupazione, in quanto gli episodi erano stati di breve durata.

Già nei primi mesi dell'anno sono stati registrati nel complesso 10 giorni oltre il normale limite di congelamento che hanno avuto una durata anomala vista la latitudine.

Ruth Mottram, del Danish Meteorological Institute, afferma che i picchi di temperatura fanno parte della normalità nel campo della meteorologia, ma la cosa anomala risiede nel fatto che questa volta la cosa che ha destato l'allarme è stata la durata e la quantità di calore. Conclude poi dicendo che l'ultimo evento simile si era avuto verso la fine degli anni '50.

Come sia arrivato il freddo da noi

Quanto successo sta ponendo il problema da parte degli esperti se il vortice polare si sia indebolito per via del riscaldamento globale.

Il vortice polare rappresenta l'insieme di venti freddi che fungono da barriera ai venti caldi provenienti da sud, impedendo all'Artico di scaldarsi. Un'ipotesi di quanto avvenuto ultimamente si baserebbe sul disequilibrio del vortice polare.

Tale modifica ha portato, secondo l'ipotesi pocanzi menzionata, ad uno spostamento e slittamento dei venti freddi, tipici dell'Artico, verso sud cosi da giungere fino a noi in Italia ma allo stesso tempo lasciando un vuoto che è stato colmato dai venti caldi provenienti dal sud. A quest'ipotesi si aggiungerebbe il fatto che la già bassa quantità di ghiaccio marino presente nell'Artico e il riscaldamento anomalo nella stratosfera avrebbero agevolato tale meccanismo.