Un viaggio sulla luna rappresenta uno scenario che non sarà accessibile a tutti ancora per molto tempo. La Nasa ha però facilitato l'esplorazione artificiale del satellite terrestre grazie ad un video trasmesso in rete che riprende la Luna in ogni suo dettaglio. Il montaggio effettuato in 4k è stato reso possibile grazie ai dati raccolti dalla sonda spaziale Lro (Lunar Reconaissance Orbiter), che "segue" il nostro satellite in ogni suo movimento dal 2009. Questa sonda è stata infatti mandata in orbita a partire dalla missione Apollo 17, in occasione dell'esplorazione ufficiale della Luna.

Il video dura 5 minuti ma mostra la Luna in ogni suo sorprendente aspetto.

La Luna in ogni suo dettaglio

Il video pubblicato dalla NASA non è altro che una rivisitazione di un precedente documentario effettuato sul satellite terrestre nel 2011. Infatti la superficie della Luna viene mostrata nei più finissimi dettagli grazie alla maggiore risoluzione delle immagini che vengono trasmesse costantemente dalla sonda orbitale. è stato possibile vedere dettagli maggiori rispetto a prima come i ghiacci nascosti al Polo Sud del satellite, e il rover rimasto sulla superficie della Luna dalla missione dell'Apollo 17, tuttora fermo nell'orbita lunare.

Cosa si vede sulla Luna

Nel tour virtuale riproposto dalla Nasa il primo paesaggio lunare che appare agli occhi è quello del margine occidentale, dove la faccia nascosta confina con quella visibile, passando poi per il Bacino orientale.

La seconda tappa dell'esplorazione fa scorgere dettagli che sarebbero rimasti celati senza l'alta risoluzione di queste immagini. Infatti è possibile osservare uno dei luoghi più freddi della Luna dove sono presenti depositi d'acqua ghiacciata. La sonda Lro permette di vedere anche le profondità del cratere lunare Shackleton.

L'immagine si sposta poi su due dei crateri più grandi presenti sulla superficie lunare. Si tratta del grande bacino Aitken e dell'immenso cratere Tycho. Il video passa poi all'esplorazione del Plateau Aristarco, dove trova origine l'evoluzione vulcanica del satellite. Infine la macchina da proiezione si sposta sui ruderi rimasti del rover risalente alla missione dell'Apollo 17, che è rimasto abbandonato sulla superficie lunare dal 2009. Infine il fotomontaggio si conclude sulla superficie del polo nord lunare, dove l'illuminazione è maggiore rispetto alle altre zone.