Un risultato di cui non andare fieri, quello raggiunto dalla capitale del Bel Paese; stando ai dati di Greenpeace, il problema dell'inquinamento legato al traffico cittadino è un problema da tenere sotto controllo, a partire dalla "mobilità sostenibile", un fattore che ai più sfugge per la sua importanza. Ma di cosa si tratta esattamente?

Cos’è la mobilità sostenibile

Quello della mobilità sostenibile è un progetto riguardante i mezzi di trasporto che prevede la massima efficienza e rapidità possibile, riducendo allo stesso tempo al minimo l’impatto ambientale.

Tutto questo ovviamente richiede lo sfruttamento delle nuove tecnologie che ancora non hanno preso piede, automobili connesse, sharing economy, auto elettriche o ibride, smart city. Questo processo non renderebbe solo il nostro pianeta meno inquinato e i nostri viaggi meno difficoltosi. Infatti, l'investimento di risorse e di tempo in questo settore permetterebbe di aumentare il numero di lavoratori e di conseguenza far crescere il sistema economico, con conseguente miglioramento della vivibilità.

Un problema all'italiana

Roma resta disastrosa a differenza delle 13 capitali in gara. La città italiana è all’ultimo posto nel fattore della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale, secondo l’ultima indagine portata avanti da Greenpeace e diffusa recentemente, tenuti da conto i diversi parametri – sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici, mobilità attiva – ognuno dei quali può ottenere un limite di 20 punti per un massimo di 100 punti.

Copenaghen con i suoi 57/100 vince l'oro della sostenibilità ambientale, seguita a ruota da Amsterdam con 55 punti e da Oslo con 50. Nel gradino più basso Londra e Berlino (34,5), Mosca (30,75) e all’ultimo Roma con 27 punti.

Sicurezza stradale precaria

Ad aver influito sui pessimi risultati della capitale sono soprattutto gli indicatori riguardanti la sicurezza stradale e la gestione della mobilità; altro dato che pesa è il bassissimo utilizzo di biciclette e la poca propensione a spostarsi a piedi.

Proprio analizzando la sicurezza stradale viene alla luce una verità allarmante: nel 2016 a Roma 47 incidenti mortali hanno coinvolto pedoni e 25 hanno coinvolto ciclisti. Roma è la città più insicura tra quelle studiate da questa ricerca.

L’altissima concentrazione di auto in strada nella nostra capitale aumenta i tempi di spostamento fino al 40%.

I progetti di bike sharing che mirano a ridurre proprio questo problema sono ancora agli inizi e il trasporto pubblico romano mostra segni di crisi: il risultato e è che l’aria è sempre più sporca. La situazione di Copenaghen appare, invece, opposta, con investimenti nelle infrastrutture di servizio alla mobilità ciclistica, ma anche l’introduzione di restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti, pedaggi e altre forme di pagamento per gli automobilisti.