L'Etna torna a far paura. Solamente nelle ultime ore sono state registrate più di nove scosse di magnitudo interessante, superiore a due gradi, a Catania e nelle sue zone limitrofe. A renderlo noto è l'osservatorio dell'Ingv, istituto nazionale di geofisica e di vulcanologia, presente nel territorio siciliano. Il versante del vulcano che preoccupa è quello orientale in quanto le scosse si sono registrate nelle zone comprese tra Monte Fontane, Monte Scorsone e Rifugio Citelli. Gli eventi si sono intensificati a partire dalle nove di questa mattina e sembrano non voler diminuire.

Solamente nella giornata di ieri si sono verificate più di trenta scosse, la maggior parte inferiore ai due gradi e non percepibili dalla popolazione. Poco prima delle 12.30 è stata registrata quella più forte di magnitudo 3.2 che ha spaventato le persone del luogo non causando, fortunatamente, danni a persone o cose. Gli studiosi dell'Ingv hanno precisato come questi eventi si stanno verificando in profondità, tra i 12 e i 19 chilometri, quindi risultano quasi impossibili da sentire a meno che non ci si trovi esattamente nel punto di origine.

Lo sciame sismico

Ciò che ha attirato da subito l'attenzione degli studiosi è stato il lento ma continuo manifestarsi di scosse di lieve entità, non avvertite dalla popolazione, ma talmente riavvicinate da destare alcuni sospetti.

Lo sciame sismico è iniziato il 22 maggio, alle 22.10, con un Terremoto di magnitudo 2.8 registrato dalle parti di Canale di Sicilia Meridionale. Successivamente, il 23 maggio, si sono registrate altre scosse in Sicilia, la più forte di 3.1 gradi a 26 chilometri da Acireale, seguita da una di di 2.2 gradi avvenuta solamente pochi minuti dopo.

Le due scosse sono state l'inizio di uno sciame senza fine, che ha causato 20 piccoli terremoti nello stesso giorno, di magnitudo lieve, non percepiti dalla popolazione.

Etna: il vulcano che fa paura

Ogni volta che si parla di sciame sismico nelle zone limitrofe al vulcano, il primo pensiero è una possibile eruzione distruttiva.

I continui fumi che periodicamente escono dalla bocca dell'Etna e le colate di lava, preoccupano spesso la popolazione che si trova a guardare con paura questo scenario a tratti meraviglioso. Ci preme sottolineare come ogni tremore della terra nella zona presa in esame non porta sempre a risultati disastrosi ma è necessario tenere sotto controllo ogni minimo movimento.