La pioggia incessante, le scuole chiuse e la Protezione Civile in allerta: è lo scenario di un lunedì di fine ottobre in Veneto, per la precisione nella provincia di Verona, colpita dal maltempo in maniera insolita ma ampiamente prevista e annunciata nei giorni scorsi.

Scuole chiuse anche martedì

Il prefetto di Verona Salvatore Mulas ha comunicato la chiusura delle scuole di ogni grado e ordine anche domani, martedì 30 ottobre, a causa dell'ondata di maltempo che ha attaccato tutta la regione del Veneto. Una comunicazione anticipata dal presidente della regione Luca Zaia con una diretta sul suo profilo Instagram, che ha affermato: "Vi confermo che domani saranno chiuse le scuole di tutto il Veneto, di tutte le province.

La situazione non è delle migliori, cercate di non mettervi nei guai, di non andare a fare selfie, filmati o altre cose del genere in giro che non è il caso che andiate a mettere a rischio la vostra incolumità".

Un fenomeno che non si verificava da anni

Al vaglio in questi due giorni tutti i confronti con quanto è avvenuto in passato. Infatti, tra i tavoli di intervento e di previsione della regione Veneto è emerso che l'intensità e l'estensione delle precipitazioni di ieri e oggi sono stare registrate una decina di anni fa. Infatti è stato raccomandato di prestare la massima attenzione e di spostarsi solo sein caso di stretta necessità. Zaia e l'assessore Gianpaolo Bottacin hanno rilevatoche la quantità di pioggia caduta sul territorio veneto ha toccato i 500 mm in 48 ore.

Tale dato, è stato affermato oggi in Regione, non si vedeva dal lontano 1966.

Previsioni e allerta

Sono previsti ancora rovesci ma, come riporta 3Bmeteo, sono in previsione miglioramenti nel pomeriggio di domani. “Siamo preoccupati – ha affermato Zaia – perché le Previsioni meteo confermano una situazione analoga, se non peggiore, a quella che il Veneto ha conosciuto nel 1966 e nel 2010.

Il terreno in molte zone è già saturo d’acqua, i fiumi sono ingrossati e il mare per lo scirocco non riceve”. Una preoccupazione che ha tenuto in allerta tutti oggi e che ha fatto sì che decidessero di chiudere le scuole. Nel 2010 si verificò un'alluvione in Veneto che colpì 135 Comuni. "L’allerta rosso di questi giorni è per noi quindi uno “stress test” per capire se le opere realizzate sono già sufficienti per affrontare situazioni estreme" ha concluso Zaia osservando le previsioni di domani.