L'allarme degli scienziati è inequivocabile: rimane pochissimo tempo per poter salvare la Terra dai drastici cambiamenti climatici. Ormai la temperatura media del pianeta sta aumentando in maniera lenta e inesorabile, questo soprattutto a causa dell'inquinamento atmosferico. I fenomeni atmosferici, sempre più violenti e improvvisi, hanno causato già molti decessi in Europa e per questo l'Istituto Superiore di Sanità, che in questi giorni ha ospitato un convegno ad hoc sul tema, ha lanciato un protocollo che contiene tutte le misure necessarie affinché si scongiurino effetti devastanti per il nostro clima.
È stato lo stesso Walter Ricciardi, presidente dell'Iss, a dire che ormai "rimangono solo due generazioni per salvare la Terra". Il tempo quindi, inesorabilmente, secondo quanto annunciato da Ricciardi, è ormai quasi scaduto.
Sarà prodotta la 'Carta di Roma'
Per questo, in tempi brevissimi, sarà prodotta la cosiddetta "Carta di Roma", un documento che contiene appunto, come su detto, tutte le misure necessarie da mettere in atto per porre un freno al surriscaldamento globale, e quindi fare in modo di ridurre la possibilità che eventi meteorologici disastrosi si possano abbattere all'improvviso in diverse aree del mondo. Lo stesso Iss ha sottolineato come manchi informazione su questo tema. Il protocollo studiato nella Capitale, contiene misure atte a prevenire i cambiamenti climatici, le quali possono essere adottate sia dai normali cittadini che anche dai governi.
Ogni Paese infatti deve essere responsabile, e deve adottare misure che limitino le emissioni di agenti inquinanti nell'atmosfera. Usa e Brasile invece, sembrano remare nella direzione contraria, e non sarebbero, almeno per il momento, intenzionate a giocare un ruolo importante nella battaglia contro il clima che cambia. Lo stesso presidente brasiliano Bolsonaro, ha addirittura annunciato una probabile uscita dal patto climatico del suo Paese.
Tutti gli Stati che hanno partecipato al G20, ad eccezione di Usa e Brasile, sono comunque d'accordo su quanto stabilito e lavoreranno insieme per ridurre del 50% le emissioni inquinanti entro il 2030.
La Banca Mondiale stanzierà 200 miliardi
Per combattere più efficacemente il clima impazzito, è sceso in campo anche il massimo istituto di credito mondiale, appunto la Banca Mondiale, che stanzierà circa 200 miliardi di dollari per la lotta contro i cambiamenti climatici, ed aiutare quindi le nazioni che hanno aderito agli accordi fissati a Parigi nel 2015 e che hanno firmato il relativo accordo.
Soprattutto i Paesi in via di sviluppo saranno aiutati concretamente dalla stessa Banca Mondiale, che manda così un segnale importante a tutta la comunità internazionale. La Terra è la nostra casa, e bisogna assolutamente proteggerla.