Secondo appuntamento, a Palermo, per la pulizia del litorale di Romagnolo. A condurre le operazioni, nuovamente i volontari dell'associazione Azzizzart, che armati di attrezzature, hanno continuato la loro opera di bonifica, in una zona che richiedeva già da tempo continui lavori di pulizia e manutenzione. Purtroppo il degrado era giunto a tal punto da compromettere quasi interamente la fruibilità e bellezza del luogo, ma grazie ai volontari, la spiaggia sembra ora aver acquisito piena dignità, anche se ancora serviranno altri interventi per renderla pienamente godibile.

Le condizioni della spiaggia, inizialmente, erano davvero pessime

L'obiettivo dell'associazione è quello di creare uno spazio verde che possa essere utilizzato da tutti i cittadini, dato che la zona è sprovvista di tali servizi (a differenza della Cala, dove già da diversi anni si è effettuato un grande intervento di bonifica). Dato, però, il presunto disinteresse del Comune di Palermo per la zona interessata, Azzizzart ha quindi colto la palla al balzo e agito tempestivamente per ridare ai palermitani una zona costiera iconica. Le condizioni della spiaggia, inizialmente, erano davvero pessime: i volontari hanno raccolto di tutto pur di bonificare al meglio la porzione di costa, e tra vecchi cavi elettrici e brandelli di vestiti, hanno "collezionato" una grande quantità di rifiuti, soprattutto materiale plastico che danneggia irreparabilmente l'habitat in cui viene depositato (sia luoghi marini che terrestri).

Il secondo incontro ha massicciamente contribuito alla riqualificazione della spiaggia

Nonostante l'impegno profuso, durante il primo incontro avvenuto una settimana fa, la mole di lavoro era talmente ampia da dover costringere i ragazzi a organizzare un secondo incontro (e forse un terzo?) per poter portare a termine i lavori.

Buona anche la partecipazione dei cittadini incuriositi da tale iniziativa, che hanno supportato i volontari durante la mattina di riqualificazione.

Come ulteriore supporto, erano presenti anche i ragazzi di Retake Palermo, di Salviamo l'Oreto, dell'associazione naturalistica Geode e dell'Ecomuseo del mare. In attesa dell'estate, si spera quindi che iniziative del genere possano smuovere la coscienza di chi, inavvertitamente o pretestuosamente, sporca luoghi che rappresentano un patrimonio ambientale che dovrebbe e potrebbe essere utilizzato da tutti, se solo il degrado non avesse contagiato, in primis, alcuni "costumi" poco civili di chi non si rende minimamente conto del male che arreca al proprio territorio.