Una vera e propria truffa organizzata allo scopo di trarne vantaggi sull'assegno pensionistico, una volta lasciato il mondo della Scuola. Una truffa che venne portata alla luce da un servizio mandato in onda il 17 settembre del 2014 dalla trasmissione televisiva 'Le Iene', alla quale successivamente si dedicò la Procura di Brescia: le relative indagini hanno portato alla scoperta di reati quali appropriazione indebita e truffa aggravata ai danni dello Stato. Complessivamente, sono undici i soggetti indagati, tra i quali personaggi di spicco come il segretario generale del sindacato Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori della Scuola), ma anche dipendenti amministrativi, dirigenti sindacali ed ex insegnanti, ora in pensione.

Ultime news scuola, giovedì 2 giugno 2016: chiusa indagine su sindacati, undici persone indagate per truffa

Come era stata organizzata la truffa? Ebbene, secondo quanto pubblicato dall'agenzia di informazione Ansa e dal quotidiano 'Repubblica', dipendenti del Miur e docenti che risiedevano in provincia di Brescia venivano distaccati presso le sedi centrali e periferiche del sindacato Snals, in corrispondenza del loro ultimo anno di servizio, prima di accedere alla pensione: lo scopo era quello di vedersi riconoscere una maggiorazione retributiva che andava ad aumentare, in maniera piuttosto sensibile, il loro normale stipendio.

Vantaggi economici in materia pensionistica attraverso condotte sindacali illecite

Questa retribuzione aggiuntiva che, tra l'altro, era solo 'figurativa' in quanto il denaro non veniva materialmente incassato, andava da un minimo di 2000 euro ad un massimo di 4000 euro lordi mensili: in questo modo, i 'beneficiari', una volta andati in pensione, avrebbero potuto percepire un assegno pensionistico più alto, in quanto relazionato agli stipendi 'gonfiati' delle ultime mensilità.

Insomma, il sindacato veniva 'usato' per scopi illeciti al fine di maturare una pensione più alta rispetto a quanto spettante in base alla normale retribuzione stipendiale percepita per la propria attività lavorativa.