L’Inter comincerà domani alle ore 18 il suo campionato,che deve essere per forza di cose, quello del riscatto dato che è inammissibileche una grande del nostro campionato, che solo tre anni or sono metteva sotto lebig d’Europa, possa navigare nella mediocrità e raccogliere un tragicomico nonoposto. Fuori da tutte le competizioni europee, i nerazzurri si sono affidati aWalter Mazzarri, tecnico capace di tirare su situazioni assolutamente negativee ambienti con il morale sotto i tacchi.

In attacco, a parte la certezza Rodrigo Palacio e ilsogno Samuel Eto’o (a proposito il suo agente lo avvicina a Milano), inerazzurri vivono nell'incertezza, vista l’incognita Diego Milito (che oggi hagiocato 45 buoni minuti con la Primavera), un campione che viene da un lungo eduro stop, e le scommesse Ishak Belfodil e Mauro Icardi.

In attesa del Principedel Bernal e (magari) del Re Leone, coppia che rievoca dolci ricordi, Mazzarrideve puntare sui tre attaccanti rimasti a disposizione.

Contro il Genoa dovrebbe esserci la coppia tuttaalbiceleste formata da Palacio e Icardi, già all'opera contro il Cittadella inTim Cup, gara che ha visto il primo in forma con una doppietta,mentre il secondo lo si è visto ancora imballato, data la sua struttura fisica chenecessità di tempo. Ciò nonostante l’argentino di Rosario ha messo in mostra lesue buone doti tecniche e una spiccata personalità, basti vedere il rigoresegnato con lo scavino in America contro la Juventus.

Un po’ indietro nelle gerarchie Belfodil: partito arilento, con due rigori sbagliati nella prima uscita contro la Rappresentativadel Trentino, l’ex Parma, complice anche il Ramadan, ha dovuto carburare buone doti conmolta più lentezza rispetto ai suo compagni di reparto. Nonostante ciò, ha messo in mostra  tecniche e una discreta personalità.

L’Inter e lo stesso Mazzarri ci credono(tanto da mettere a tacere in maniera ufficiale voci di mercato che lo riguardano) manon gli mettono grossa pressione, visto che il suo impatto in una nuova realtà,con pressioni diverse rispetto alla provincia, deve essere molto graduato.

Sullo sfondo rimane Samuel Eto’o: un suo eventuale arrivoeleverebbe la cifra tecnica e il numero di gol di una squadra che lo scorsoanno segnò solo 55 gol (i nerazzurri negli ultimi anni hanno avuto numerisempre alti, tra i 70 e gli 80 gol) e renderebbe competitiva un’intera squadra.D'altronde il suo passaggio in nerazzurro nell'estate 2009, fu una della basifondamentali per la costruzione di quella squadra che vinse tutto nel maggio2010.