Mancano solo due partite a Gigi Buffon per raggiungere il record di presenze nella Nazionale Italiana, arriverebbe infatti a 136 presenze in azzurro proprio come Fabio Cannavaro. Ma non è la voglia di raggiungere questo record a tenere Gigi Buffon ancorato alla Nazionale, per lui è semplicemente qualcosa a cui è impossibile rinunciare, un amore e una passione che vanno al di là del semplice gioco del calcio.

Sull'Ansa leggiamo le affermazioni del portiere della Nazionale Italiana Gigi Buffon, affermazioni che sono infatti piene di grande passione: "Per me rappresentare e giocare per il mio Paese, per la mia Nazionale, è qualcosa di irrinunciabile, una fortuna che in pochi hanno, ecco perché non sarò mai io a dire basta, sarebbe come una specie di diserzione". 

Gigi Buffon afferma che quindi se ne andrà solo quando decideranno di metterlo da parte per il bene della squadra: "Se dovessero un domani decidere di non chiamarmi più o di mettermi in panchina per il bene della Nazionale, non ci saranno problemi ma non sarò mai io a dire basta, anche solo il pensarlo è un atto di presunzione. Io resto agli ordini, faccio il giocatore, non sono il presidente o il proprietario della Nazionale, solo quando mi diranno fatti da parte ne prenderò atto e saluterò". 

Gigi Buffon si lascia infine andare ad un vero e proprio sfogo. Afferma infatti che fare il portiere in Italia non è semplice, un ruolo questo che è sotto il mirino delle critiche e delle polemiche. Un solo errore può essere fatale per la carriera di un portiere, un solo errore basta a farsi piovere addosso polemiche che spesso sono davvero difficili da sostenere, una situazione questa che non esiste in nessun altro paese europeo. Ecco le sue dichiarazioni: "In Europa ho visto portiere bravissimi commettere errori ma senza mai essere messi in discussione, qui, come uno sbaglia, finisce sotto accusa. Prendete il sottoscritto: l'anno scorso ho fatto 60 partite, ne ho sbagliate tre, contro la Samp, contro il Bayern Monaco e contro il Brasile in Confederations Cup: me lo concedete? Se sì, allora andiamo avanti, altrimenti tutto diventa più difficile''.