Chi si aspettava un Milan indiavolato a Verona è rimasto deluso. Ma chi davvero si aspettava un Milan così, Galliani a parte? Come un vino etichettato Igt, i rossoneri si adeguano a modesti standard di qualità, troppo impegnativi i requisiti richiesti dai disciplinari che certificano una denominazione di origine controllata o addirittura garantita. Che svolgano altri l'arduo e faticoso compito, leggi Juve e Napoli ad esempio.

Chissà se Allegri ha visto lo scontro al vertice ieri sera? Gli sarebbe stato utile perché non si finisce mai di imparare, neanche se si è allenatori di un club di prestigio e in carriera si è vinto un Campionato di Serie A, neanche se ci si ritiene all'altezza della Nazionale italiana.

0-0 contro il Chievo, un palo e qualche occasione a favore, un gol forse non in fuorigioco ed uno fallito a porta vuota contro.

Non ci sembra materiale sufficiente a giustificare il suo "... Oggi non potevo chiedere di più ai miei giocatori". Ci sono partite come quelle di ieri da giocare come fossero delle finali, ma evidentemente l'attitudine del gruppo agli ordini del mister livornese è un'altra. Probabilmente questo aspetto più di ogni altro porterà la proprietà del Club a scegliere una nuova guida tecnica.

Allo Juventus Stadium è andato in scena uno spettacolo di adrenalina pura. 22 calciatori affamati di successo e vogliosi di aggiudicarsi ogni singolo contrasto. Abc del calcio e dello sport in generale, materia apparentemente sconosciuta agli atleti milanisti.

L'impresa è riuscita ai bianconeri molto per meriti propri un po' per le sviste del sestetto arbitrale. Umanamente perdonabile l'errore sul gol irregolare di Llorente, meno comprensibile la scelta di Rocchi di fischiare fallo ad Higuain e non a Ogbonna su uno dei soliti contrasti rugbystici tipici delle nostre (solo delle nostre, in esclusiva) aree di rigore.

Ci piacerebbe da un lato che i giudici di fondo aiutassero di più gli arbitri in quelle situazioni, dall'altro che i fischietti smettessero di considerare sempre e solo i - presunti - diritti dei difensori e non anche quelli degli attaccanti. Il calcio non è calciobalilla: la palla contesa non è per giudizio divino sempre della difesa.

Cambiamo la nostra mentalità prima che ce la cambino gli altri a spese delle nostre squadre impegnate in Europa, chiedere in merito a Chiellini.

Su Chievo-Milan c'è poco da dire, se non che chi non l'ha vista non s'è perso nulla. Statistiche alla mano, di scontro di bassa classifica si trattava e lo spettacolo è stato adeguato. Milan: se la montagna non viene a Maometto, Maometto andrà alla montagna?