Dopo l'ultimo viaggio a Milano, che ha di fatto sancito ufficialmente l'inizio della sua nuova carica di presidente nerazzurro, Erick Thohir avrá finalmente l'occasione di poter guardare da vicino quei campioni che fino a poco tempo fa ammirava soltanto in tv.



La gara odierna contro la Sampdoria è per certi versi storica, in una data, il primo dicembre, da cerchiare in rosso sul calendario: se l'ultima uscita milanese era servita a Thohir per conoscere meglio il pianeta Inter e tutti coloro che ne fanno parte, questa dovrebbe essere utile in primis per salutare in maniera ufficiale tutto il pubblico del "Meazza", ma anche per guardare da vicino la squadra e valutare quali potrebbero essere i rinforzi del mercato di gennaio, fondamentali se si vuole raggiungere l'agognato obiettivo stagionale che corrisponde al terzo posto, valevole per l'accesso in Champions League.





Thohir sa benissimo che un altro anno fuori dall'Europa che conta danneggerebbe ulteriormente le già in difficoltá casse societarie ed è pronto a regalare a Walter Mazzarri uno o più colpi. Nelle ultime ora si sta parlando di gente come Osvaldo e Dzeko, nomi che farebbero sognare i tifosi, ma molto più probabilmente e realisticamente si punterá su giocatori come il terzino croato del Genoa Vrsaljko o l'attaccante ex Roma, ora al Sunderland, Borini.



Si parla anche di un ritorno di fiamma per Kucka, giá in comproprietá in passato tra Inter e Genoa, che mai ha vestito la casacca nerazzurra e difficilmente in un futuro vicino lo farà. Il tycoon indonesiano punterá verosimilmente sul belga-indonesiano Nainggolan e cercherá di convincere Cellino a venderglielo se non nella sessione invernale almeno in quella estiva.





Nel frattempo i tifosi nerazzurri dovranno accontentarsi del ritorno di 54 campioni del passato recente, che assisteranno al match contro la Samp dopo aver ricevuto direttamente l'invito di Thohir. Altro gradito ritorno anche dalla parte blucerchiata, con Sinisa Mihajlovic in veste di nuovo tecnico, pronto a tornare a San Siro dopo le esperienze da giocatore e da allenatore in seconda con Mancini.