Il direttore di gara fischia il 90esimo e le squadre lasciano il campo a fine partita. La Juventus esce dal suo stadio da sconfitta, pur con un pareggio, eliminata a un passo dalla semifinale europea in casa propria. A tornare sull'erba dello Juventus Stadium per giocarsi la finale sarà dunque il Benfica che sfiderà gli spagnoli del Siviglia, i quali pur perdendo 3-1 con i connazionali del Valencia, si sono guadagnati l'accesso alla finale in virtù del 2-0 dell'andata.
Per la squadra di Antonio Conte, il problema in campo europeo è sempre lo stesso: nonostante la Juventus giochi anche bene e tenga il campo per gran parte della partita, è sotto porta la zona chiave in cui il gioco della squadra sembra perdere di lucidità e cattiveria necessaria per vincere partite così importanti in campo continentale.
Tante azioni d'attacco quindi, ma poche vere e palesi azioni da gol, pur se gli attaccanti della squadra di Torino ci provino prima con Tevez nel primo tempo e poi con Llorente nel secondo, e sfiorando anche la rete con Bonucci di testa.
E dire che il Benfica si è trovato a giocare in dieci per gli ultimi venticinque minuti del secondo tempo, nei quali Conte ha provato il tutto per tutto inserendo Giovinco, Osvaldo e Marchisio nel tentativo di trovare il gol qualificazione. Ma tuttavia, il gioco della Juventus rimane prevedibile e non molto veloce, permettendo alla squadra portoghese di difendere anche senza troppi impacci. Non serviranno alla Juve altri 8 minuti di recupero: l'assedio non c'è, e il gol non arriva e non arriverà nemmeno allorchè l'arbitro avrà fischiato la fine del match.
Juventus-Benfica finisce quindi 0-0 e i portoghesi saranno quindi attesi sul medesimo campo per la finalissima del 14 maggio. Giorno in cui la Juventus avrebbe potuto alzare la coppa sul suo campo, con l'affetto dei suoi tifosi. Adesso resterà solo il rimpianto.