Silvio Berlusconi sorprende tutti e, tramite SportMediaset, riapre a Clarence Seedorf le porte di Milanello. Dopo i continui rumors di mercato che parlavano dell'esonero dell'allenatore olandese al termine del campionato e dell'elenco stilato da Adriano Galliani dal quale scegliere il prossimo tecnico del Milan, Berlusconi ha sottolineato come la scelta di Seedorf a gennaio al posto di Massimiliano Allegri: "Non è stato un errore", dichiarandosi pronto a confermarlo sulla panchina rossonera.

Tuttavia, il patron milanista ha anche dettato le condizioni alle quali l'ex centrocampista di Milan e Inter potrà guadagnarsi la permanenza a Milanello. Non sono condizioni legate agli obiettivi da raggiungere sul campo, visto che la stagione volge al termine e che il Milan non ha ottenuto nulla, ma si tratterà di una serie di regole che Seedorf dovrà osservare nei rapporti fra allenatore e società.

Berlusconi, infatti chiarisce che l'attuale allenatore: "Può restare a patto di trovare un accordo con lui per la sua posizione con la società". Ogni discorso è stato rimandato al termine della partita col Sassuolo, ultima di campionato che chiuderà una stagione alquanto amara per il club rossonero. Dalle condizioni poste dal presidente rossonero, emerge che i problemi con Seedorf siano di carattere "comportamentale": il tecnico, molto probabilmente, sarà chiamato ad essere meno presuntuoso nei rapporti con la dirigenza e gli verrà chiesto di fare un passo indietro, con un ridimensionamento dei suoi poteri decisionali all'interno del club. In altre parole, Clarence Seedorf non dovrà più fare di testa sua nelle dichiarazioni e nelle affermazioni riguardanti la squadra e il calciomercato, ma dovrà agire di comune accordo con Adriano Galliani e Barbara Berlusconi.

C'è da vedere se un uomo carismatico e dalla personalità spiccata come Seedorf accetterà queste regole, ma di certo, rispetto a ieri, la sua posizione sulla panchina del Milan appare meno traballante, anche se dalla chiosa di Berlusconi sull'argomento è emerso ancora un pizzico di incertezza: "Pensavamo avesse i requisiti per essere un buon allenatore".