Andrea Berta, 42 anni, diprofessione dirigente calcistico. È lui l’uomo del momento, il più desiderato,il più invidiato e conteso d'Italia. Eh sì, perché Andrea, ex dirigente delCarpenedolo, è uno che di calcio se ne intende, e parecchio, tanto da diventarein pochi anni nientemeno che il responsabile delle operazioni di mercatodell'Atletico Madrid. Sì, proprio la compagine di Simeone, fresca vincitricedella Liga spagnola e finalista di Champions League: la squadra l'hanno costruitalui e quel mito del calcio spagnolo che risponde al nome di Josè Caminero.

Sedutain tribuna al Da Luz, Barbara Berlusconi guarda, imbronciata e forse un po’delusa, la squadra di Simeone che mette in ambascia i galacticos e arriva a treminuti dalla storica prima coppa continentale. L'Atletico è la squadra che ha eliminatoil suo Milan, al termine di un doppio scontro in cui i rossoneri non hannocerto demeritato, anzi. E magari pensa, la nuova premiere dame del calcionostrano, che avrebbe potuto esserci il suo Milan, in finale di Champions. Èl'Atletico il modello da imitare, sbotta una sempre più determinata Barbara aigiornalisti, e il Milan è chiamato a farlo nel più breve tempo possibile. Unastoccata a Galliani? I bene informati dicono che un pensierino su Berta, ladirigente rossonera l'abbia fatto.

Intantoperò c'è da sciogliere il nodo allenatore: Seedorf rimane sempre il favorito,ma pare che tra un tempo e l'altro di Real-Atletico, i dirigenti rossoneriabbiano sondato la disponibilità di Jorge Jesus, tecnico del Benfica. Sfumatoil sogno Ancellotti, tiene comunque banco ancora la trattativa con Emery.

Sulmercato invece tutto fermo: nessun problema per i riscatti di Ramy e Taarabt,Kakà dovrebbe restare in rossonero fino alla scadenza del contratto.

I problemifinanziari però ci sono, inutile negarlo; uno tra Balotelli e De Scigliopotrebbe partire, ma prima bisogna capire chi sarà ad operare sul mercato perconto del Milan. La strada da Madrid, via Carpenedolo, è ancora molto lunga.