Il Mondiale che si sta vivendo attraverso le immagini televisive e i giornali non è lo stesso che viene raccontato attraverso i murales. I graffiti, apparsi negli ultimi mesi sui muri delle città brasiliane, rappresentano un'originale protesta di chi considera la manifestazione sportiva mondiale un modo per togliere capitali che potrebbero essere gestiti per far fronte ai bisogni dei cittadini. I writers credono che la Coppa del Mondo 2014 sia un eccessivo spreco di risorse che sarebbero potute essere destinate per il rilancio dell'economia in difficoltà e per il rinnovamento delle strutture dei servizi essenziali dello stato sudamericano.

I murales raffigurano un Brasile pieno di contraddizioni. Le immagini degli stadi gremiti, della macchina organizzativa che sembra procedere senza intoppi contrasta con quanto illustrato dagli artisti di strada nei loro disegni. I graffitari hanno ricoperto numerosi muri di Rio de Janeiro e Sao Paulo con immagini che hanno per oggetto messaggi contro la FIFA e il governo brasiliano reo, quest'ultimo, di ignorare i bisogni delle classi meno abbienti.

Gli investimenti promessi per l'ammodernamento delle infrastrutture ormai obsolete del Paese e per le migliorie da apportare alle scuole e alle strutture sanitarie sono stati disattesi. Secondo il movimento di protesta gran parte dei fondi che dovevano essere utilizzati per costruire strade, scuole e ospedali sono stati utilizzati per l'organizzazione della manifestazione sportiva.

Molti degli stadi per cui sono state affrontate spese enormi verrano utilizzati solo per il Mondiale e questo sta facendo indignare gran parte dei cittadini brasiliani.

Il capo del governo, Dilma Rousseff, giunta ormai alla fine del mandato, si sta impegnando con tutte le sue forze nel cercare la riconferma alle prossime elezioni presidenziali di ottobre.

Sicuramente una sua futura vittoria politica dipenderà dal successo della manifestazione sportiva in corso ma potrebbe non bastare visto il clima di protesta che si respira nel Paese, raccontato singolarmente e originalmente attraverso i murales.