Recife, Arena Pernambuco: è la partita da dentro o fuori tra i croati di Niko Kovac e i messicani di Miguel Herrera. A differenza dell'altra sfida dello stesso girone, quella tra Brasile e Camerun, che ormai non ha più nulla da dire (il Camerun era già fuori dalla seconda giornata), Croazia- Messico vale un posto per gli ottavi. Le due squadre sono separate da un punto: Messico 4 pt; Croazia 3 pt. Meritano entrambe il passaggio del turno; ma questo è anche il calcio, solo i migliori vanno avanti.

Ritmi bassi: I primi 45' non sono esaltanti, entrambe le squadre in difesa sono molto ordinate e organizzate; gli attacchi fanno fatica a sfondare centralmente.

Ci pensa Herrera a dar verve al gioco al 15', con un gran sinistro da fuori, ma la traversa gli nega la felicità del gol. Poche occasioni da gol per il resto e tra l'altro mal sfruttate da entrambe le squadre. Il possesso palla nettamente a favore dei Croati ma nonostante ciò è il Messico a gestir meglio la sfera. Messico che appare anche molto più sistemato in campo rispetto ai suoi avversari, che devono riuscire anche a compiere un'impresa: bucare per la prima volta in questo Mondiale la porta di Ochoa, rimasta ancora imbattuta.

Questione di velocità: Concluso il primo tempo sul risultato di 0 a 0 e una partita non proprio entusiasmante, fanno pensare che anche i secondi 45 minuti seguino la falsa riga del primo.

I primi quindici minuti sembrano confermarlo, nonostante l'ingresso di Kovavic nella Croazia al posto del genoano Vrsaljko. Al 62' cambia tutto. Entra Chicharito Hernandez ed è tutto un altro Messico. La tricolòr si rianima, prende fiducia e anche quel pizzico di velocità in più che non guasta mai in questi casi. Da questo momento solo Messico in partita.

I croati sembrano non avere più benzina, soffrono la velocità e le ripartenze dei loro avversari che seminano il panico; cercano di uscire timidamente dalla propria metà campo ma senza grandi spunti offensivi. E' tutta un altra partita ora quella che va in onda all'Arena Perbambuco: sugli spalti e in campo si vedono solo maglie verdi.

El gran capitan: Messico che spinge in avanti, nell'aria si sente che qualcosa sta per succedere, ed è così. Al 64' Guardado tira in porta ma Srna, in area di rigore e in maniera evidentissima, devia con il gomito in angolo; l'arbitro non si accorge di nulla nonostante tutto il Messico, panchina e in campo, furioso. Questo non sconvolge Chicharito e compagni che al 71' riescono a trovare il gol proprio con il loro capitano: Rafa Marquez, el gran capitan, come lo chiamano da quelle parti. Sul cross di herrera (uno tra i migliori della partita) stacca indisturbato di testa e la mette dentro. Messico in vantaggio meritatamente.

Non finisce qui: La Croazia prova a rialzarsi dal gol subito con un incursione del capitano Srna che la mette in mezzo all'area avversaria ma bravo Aguilàr a spazzarla via.

E' il 73', neanche un minuto dopo e il Messico si porta sul 2 a 0. Stupenda azione di prima orchestrata da Javier Hernandez, continuata con Peralta e conclusasi con Guardado, che con il piatto sinistro batte Pletikosa a botta sicura.Per Guardado 15' gol stagionale. Partita ormai chiusa. la Croazia non ci crede più e lascia giocare il Messico. All'81' Hernandez chiude definitivamente la pratica con un sigillo di testa su calcio d'angolo. A nulla serve il bel gol di Perisic, che pone fine all'imbattibilità di Ochoa.

Anche un rosso: C'è anche un rosso a fine gara. Il croato Ante Rebic, frustrato dalla partita; non arriva sul pallone e sferra un brutto calcione a Rodriguez: rosso diretto da parte dell'uzbeco Irmatov.

Gestione della partita abbastanza corretta la sua, tranne su due episodi ( uno netto, cifrato sopra) su cui potevano starci gli estremi per il calcio di rigore.

Grande Messico, un'altra qualificazione agli ottavi centrata in pieno (è da Usa 94 che riesce ad entrare tra le migliori 16 del mondiale). Ora dovrà vedersela con l'Olanda il 29 giugno a Fortaleza e chissà se non ci sarà qualche sorpresa. Certo è, che se continuerà così, questa squadra può fare davvero tanto.