Roma, Napoli, Fiorentina, Inter e Milan, rigorosamente in quest'ordine, lo negheranno, ma l'addio last minute, pasticciato e clamoroso di Antonio Conte alla Juventus cambia completamente lo scenario e le aspettative per il prossimo campionato. Allegri, il sostituto dello juventino, parte con la tifoseria contro, Pirlo contro, nuovi metodi, nuovi schemi di gioco e soprattutto un mondo che non conosce. Per i colleghi-rivali si apre uno spiraglio impensabile fino a un mese fa. E, tra i top club, l'Inter è tra quelle messe meglio sulla carta. I motivi son presto detti: Roma e Napoli devono affrontare l'impegnativa Champions oltre il campionato e la Coppa Italia, il Milan riparte da zero e da lontano con un mercato nient'affatto entusiasmante, la Fiorentina invece deve far i conti con il malcontento di Montella giustamente desideroso di avere una rosa con maggior qualità.
Ecco che i nerazzurri di Mazzarri potrebbero stupire. Il tecnico ha potato le vecchie radici ed ha allestito una squadra e un ambiente a sua immagine e somiglianza, sempre più calato nello spirito interista. Ha accettato di lavorare con i giovani a patto che fossero talentuosi, che gli venissero affiancati giocatori d'esperienza (Vidic) e si dicesse addio agli scontenti. La squadra è in gran parte rodata e ne ha il pieno controllo: il gruppo coeso può fare la differenza.