Guess who's back? Sì, proprio lui, il grande escluso della spedizione azzurra in Brasile: Pepito Rossi è atterrato all'aeroporto di Firenze poco dopo le 13, rilasciando solo una brevissima dichiarazione ai giornalisti presenti: "Non vedo l'ora di ricominciare ad allenarmi con i miei compagni". Al fenomeno di Teaneck è bastato poco meno di un mese per ricaricare le batterie, ed ora è più carico che mai; è pronto a ripartire, a giocare, a illuminare il campo con le sue giocate da fuoriclasse, le stesse che ha mostrato nello scorso campionato e che non ha potuto mostrare con la maglia della nazionale italiana dopo l'esclusione del 3 giugno: "non è pronto" diceva Prandelli, ma intanto il nuovo allenatore del Galatasaray e i suoi ventitrè ragazzi sono tornati a casa ormai da un paio di settimane (eppure Cassano, Thiago Motta e co.

si erano preparati nella casetta stile Manaus).

Pepito è un ragazzo d'oro, educato in campo e fuori, sempre sorridente, ma nonostante tutto sono riusciti a farlo sbottare: non se lo meritava, ha già avuto tante, troppe sfortune nella sua carriera, ma "il Fenomeno" - così è stato ribattezzato dai tifosi viola dopo la storica tripletta contro la Juve - è pronto a trasformare quella rabbia in energia positiva con l'intento di ritornare a trascinare la squadra gigliata ed il suo tifo (quello che non lo ha mai abbandonato), e con ben in testa l'obiettivo di riconquistarsi la maglia azzurra per diventare il punto cardine della "rifondazione del calcio italiano", tanto decantata dalla "tragedia" di Natal dello scorso 25 giugno.

Firenze ha rivisto il suo campione nelle ultime partite stagionali, ma vuole goderselo di nuovo al top, con la condizione fisica che aveva mantenuto fino a quel maledetto 5 gennaio, quando contro il Livorno il suo ginocchio non ha retto il contatto con Rinaudo e lo ha obbligato ad uno stop di più di 3 mesi: Pepito scalpita, il popolo viola - e non solo - è pronto a sognare. E Prandelli? Chissà, forse capirà il suo errore, ma con 5 milioni di euro annui accanto sarà più facile buttare giù un boccone amaro.