Positivo il debutto del neo-ct della Nazionale Italiana Antonio Conte. L'amichevole di ieri ha visto gli Azzurri impegnati, si potrebbe affermare, con una lucidità di gioco agli estremi, trattandosi oltretutto di un esordio in amichevole (una vittoria in tale occasione non capitava da quel match Italia-Galles del '98, 1-0 con Dino Zoff), ha costituito un importante test per lo stesso ct in vista dell'impegno ufficiale contro la Norvegia del 9 settembre per le qualificazioni europee.

La partita si è conclusa 2-0 con l'Italia vittoriosa, attualmente al quattordicesimo posto nel ranking Fifa, contro un Olanda piazzata al terzo posto della stessa graduatoria, grande dimostrazione di un'Italia che riprende a guardare le grandi dall'alto in basso.

La coppia Zaza-Immobile, sulla quale si è lavorato in allenamento, non ha deluso e non ha mancato di mostrare intesa e coordinazione. Discorso che va comunque esteso anche agli altri reparti. A segno Immobile che al 3' si insinua abilmente nell'area avversaria segnando uno splendido goal a porta vuota, in seguito al dribbling su Cillessenn; vantaggio a cui è seguito il raddoppio di De Rossi, su rigore procurato da Zaza, cui ha fatto seguito anche il cartellino rosso per Martins Indi, per ostacolo falloso nella chiara occasione da goal.

È probabilmente in seguito a questo frangente che si rileva un aspetto sul quale porre ancora una volta l'attenzione, ovvero una prevalente stazionarietà seguita nella rimanente parte di gara, ma con una chiara differenza.

Stavolta infatti gli Azzurri, dopo aver messo il risultato al sicuro, hanno proseguito nella loro azione d'attacco, sfiorando in diverse altre occasioni il goal, mentre gli Oranges si sono dovuti accontentare dell'occasione creata da Van Persie al 4' della ripresa, che una volta in area calcia di sinistro in direzione del secondo palo.

Per l'Italia cambi effettuati al 63', con Verratti al posto di Marchisio, contestualmente al cambio olandese: Pieters al posto di De Jong; 3 minuti dopo, al 66', Parolo e Pasqual subentrano rispettivamente a De Rossi e De Sciglio. Al 73' vi sono nuovi cambi da entrambe le parti, Candreva e Destro per Darmian e Zaza, e, per le file olandesi, Van der Wiel per Janmaat.

Ancora, al 76' un nuovo cambio per l'Italia, Giovinco al posto di Immobile. Per l'Olanda, oltre a quelli citati, si aggiungono anche quelli effettuati al 12' con Veltman al posto di Lens, e poi all'81' e all'85', rispettivamente con Narsingh che subentra a Van Persie, e Fer che sostituisce Wijnaldum.

Riguardo ai cartellini, l'Italia chiude solamente con quello giallo per Verratti (ammonito a causa di un fallo su Snejder a centrocampo). Riaggandoci all'osservazione precedente, si dovrà ammettere che l'Italia, ad ogni modo, è stata più brillante ed offensiva nel primo tempo, mentre nel secondo tempo, a parte il tentativo di Bonucci di sorprendere il portiere avversario da 35 metri, pur ammirevole, si è dovuto attendere l'80' per avere la più nitida occasione da goal, con Destro, su cross di Pasqual.

Non a caso, fino a quel momento, nel corso della ripresa, Conte ha avuto a che fare, dopo la precedente esultanza, col richiamare e spronare i propri giocatori a non abbassare i ritmi di gioco, contro un'Olanda che, tra l'altro, si prefiggeva ormai come obiettivo di evitare la goleada. In conclusione, buona la prima, ma per Conte, subentrato al dimissionario Prandelli, è soltanto l'inizio, dovendo avere a che fare con lacune che la Nazionale si porta dietro da tempo, quali cali di gioco che tendono a ripresentarsi nel corso delle gare. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...