La scelta di Antonio Conte di lasciare a casa super Mario, per quanto possa essere utile alla maturità, non è di certo utile all'umore dell'attaccante attualmente a Liverpool. Non si può lasciare un giocatore a casa per un partita insufficiente o storta, la mentalità del calcio italiano va cambiata, prendendo come esempio paesi e nazionali come l'Inghilterra, che nonostante l'eliminazione prematura al mondiale in Brasile (addirittura battuta anche dall'Italia con goal dello stesso Super Mario) pur godendo di giocatori di spiccato talento e valore, vedi Sturridge, Welbeck, Rooney e tanti altri fuoriclasse, non ha condannato nessuno, nemmeno l'allenatore incapace di sfruttare le potenzialità di questa grande nazionale.

La partita contro la Norvegia non ha evidenziato i veri difetti della nazionale italiana, poiché con un avversario così inferiore avrebbe vinto quasi chiunque, e la mancanza di Balotelli in una piccola sfida è rrilevante ma in una grande sfida può risultare determinante. Agli Europei 2012 senza il forte attaccante di origine ghanese, l'Italia non avrebbe nemmeno passato i gironi, vedi la strepitosa rovesciata contro l'Irlanda e la doppietta in semifinale contro la forte Germania che regalò la finale contro gli spagnoli. Il trasferimento in estate alla corte del Liverpool sicuramente sarà utile al fianco di giocatori giovani e veloci e può dare una forte spinta e motivazione al forte attaccante.

Già diventato idolo per i tifosi dei Reds, alla prima partita ha già stupito tutti, anche perché delle qualità di Balotelli non ne dubita nessuno o almeno non dovrebbe dubitarne nessuno.

La caduta del calcio italiano di certo non è causa di Mario Balotelli, ma è causa di una gestione sbagliata nei vivai delle squadre italiane, incapaci di valorizzare i giovani, che si trovano costretti a trasferirsi all'estero per trovare spazio e fiducia, basta guardare Veratti, Santon e ora anche Ciro Immobile, quest'ultimo lasciato partire per la Germania da parte della Juventus che preferisce affidarsi a un giocatore che ha già dato tutto nella sua carriera come l'argentino Carlos Tevez.