Probabilmente stavolta il Napoli non avrebbe meritato di perdere ma non ha comunque convinto. Ha prodotto alcune occasioni da gol, due nitide: il palo colto da Walter Gargano alla fine del primo tempo e la doppia opportunità, nel corso della stessa azione, prima col tiro in diagonale di Higuain e poi, sulla respinta del portiere, con la conclusione di Callejon deviata in angolo dall'estremo difensore dei friulani. Benitez non ha impiegato dall'inizio due dei suoi elementi migliori come Callejon e Mertens e Hamsik non ha giocato proprio. Ha utilizzato i neoacquisti Michu e David Lopez che non hanno impressionato particolarmente. In una partita che è sembrata per gran parte dei '90 una specie di flipper, con errori da entrambe le parti, il Napoli ha sicuramente prodotto di più a livello di giocate senza però mai trovare lo spunto vincente complice anche un pò di sfortuna.

Nell'unica vera leggerezza concessa agli avversari i padroni di casa hanno sbloccato il risultato in maniera quasi fortuita con un difensore, Danilo, trovatosi nel posto giusto al momento giusto. Se è vero che l'arbitro Tagliavento ha condizionato parecchio la partita tralasciando di fischiare interventi fallosi evidenti è anche vero che il Napoli ha mostrato ancora una volta troppe insicurezze, la solita quantità di passaggi sbagliati e non è riuscito a bucare una difesa, quella friulana, sicuramente non impenetrabile. Conclusione: due sconfitte in tre partite di campionato contro avversari piuttosto modesti. E' evidente che Chievo e Udinese erano squadre da battere se si voleva puntare ai vertici della classifica e considerando certi discorsi fatti inerenti lo scudetto. Dispiace dirlo ma il Napoli, con questo organico e giocando così, è una squadra da metà classifica. La Juventus ha già preso il volo, sia come gioco che come continuità di risultati, ed è a punteggio pieno. Anche la Roma non scherza, senza considerare Inter e Milan. Per stare a certi livelli bisogna investire molto di più e meglio e il presidente non pare proprio intenzionato a farlo. In difesa una nota lieta è Koulibaly, ma non basta. Difficile rimpiazzare calciatori del calibro di Lavezzi (velocissimo, capace di tagliare in due le difese avversarie come pochi) e Cavani (inarrestabile goleador) che, a differenza di quelli attuali, il salto di qualità lo garantivano.