L'Atletico Madrid si aggiudica il confronto casalingo di Champions con la Juve. Fuori dall'Italia è un'altra storia, in Europa è difficile vincere come sostiene lo stesso mister bianconero Massimiliano Allegri. Un primo tempo equilibrato, scorbutico e con poche occasioni da gol. Nella ripresa gli spagnoli, sempre molto aggressivi sui portatori di palla avversari, trovano lo spunto vincente con una deviazione sottomisura di Arda Turan servito da Juanfran sulla quale Buffon non può che stare a guardare: palla nell'angolino e 1 a 0 per l'Atletico, questo sarà anche il risultato finale del match. La Juventus ha giocato la sua partita, ha cercato di creare occasioni da gol ma gli spagnoli non sono certo l'Atalanta (battuta nettamente pochi giorni fa dai bianconeri), con tutto il rispetto per i bergamaschi. Con il solo Tevez più dinamico degli altri, ma comunque attentamente marcato, la Juventus esprime un gioco prevedibile che può andar bene in Italia ma che difficilmente si adatta a scenari internazionali dove l'avversario di turno è in genere molto più scaltro, molto più pericoloso e agguerrito e le palle gol le concretizza.

Gode Simeone, tecnico degli spagnoli. Il "Cholo", questo il suo soprannome, è un ottimo allenatore capace di tenere sempre la squadra viva, carica e attenta cercando di evitare i cali di tensione che nel gioco del calcio possono essere fatali. Nulla è compromesso per la Juve, la qualificazione è ancora possibile nell'equilibrato girone "A" della Champions League dove le squadre presenti (Juventus, Atletico, Malmo e Olympiakos) sono tutte a quota 3 punti. I bianconeri incassano dunque la sconfitta in attesa del big match con la Roma. I giallorossi, inseriti nel girone "E" della champions insieme a Bayern, Manchester City e Cska, sono riusciti ad uscire illesi dal difficile confronto con il forte club britannico. Lo hanno fatto grazie ad una prodezza del suo intramontabile capitano, Francesco Totti, autore di un pregevole colpo di "cucchiaio" (o "spoon" all'inglese) provvidenziale per pareggiare il temporaneo vantaggio dei padroni di casa.