Paulo Dybala, attaccante del Palermo, risponde di no a Conte per la Nazionale italiana. Troppo forte il desiderio di giocare nell'Albiceleste. L'ex tecnico della Juve si era recato questa settimana al centro di allenamento Bocca di Falco del Palermo per convincere il giovane a vestire la maglia azzurra. Tutto lasciava presagire dunque che Dybala potesse essere l'attaccante capace di rianimare una nazione delusa e, invece, l'argentino ha steccato l'approdo. Non sono bastati gli elogi che Conte aveva tessuto per il baby campione. Arriva un secco no. Conte aveva detto - 'Sono scelte personali queste, oltre a venire qui e parlargli non posso fare. Deve decidere il giocatore' . Sì ha deciso, ma non per quello che volevamo: "L'italia ha vinto quattro volte la Coppa del mondo. E' una nazionale importante. Io sono argentino perchè sono nato lì e da piccolo sognavo l'Albiceleste'. La 'cantera' sudamericana sforna sempre nuove risorse specie in attacco. Non sarà facile per il giovane originario di Laguna Larga, città della provincia di Cordoba, battere la concorrenza. Nell'Italia bastava un goal come quello segnato a Genova per vestire la maglia della Nazionale. "I miei idoli? Ronaldinho e Riquelme. Maradona era di una generazione diversa" - Strano caso. Un argentino che venera un brasiliano. Eppure succede. Dybala intervistato a Bocca di Falco in occasione della visita di Conte svela quali sono stati per lui i modelli da seguire - ' Ronaldinho e Riquelme si divertivano a giocare a calcio ed anche io volevo giocare cosi '. Verrebbe da dire che l'argentino quando tocca palla effettivamente si diverte e pure tanto. Le giocate straordinarie di Genova, poi il tutto condito da quel goal da estasi hanno emozionato tutti. Ecco perchè alla nazionale di Conte serviva un terminale offensivo del genere.

Attaccanti in nazionale? - E' emergenza in attacco per Antonio Conte. Dopo l'evanescente Immobile, ed un Zaza impreciso, è tempo di convocare altri attaccanti? Sì d'accordo, ma chi c'è? Giuseppe Rossi è alle prese, come al solito, con i guai fisici. Mattia Destro scalda le panchine alla Roma e forse ben presto saluterà anche lui l'Italia. Giovinco alla Juve colleziona tempi di gioco più vicini allo scadere delle partite e lotta per un posto da titolare. Quagliarella dovrebbe essere più concreto e sbagliare meno i rigori, lotteria questa tipica di competizioni internazionali. Cerci sparito all'Atletico, potrebbe tornare in Italia. Il quadro è alquanto preoccupante. Si ritorna cosi a parlare dei tanti stranieri che affollano le nostre squadre anche alle volte mostrandosi ben inferiori per qualità tecniche rispetto ad attaccanti italiani. I club non sono favorevoli a reclutare italiani. Si pensa troppo infatti a raggiungere i propri particolari obiettivi tralasciando il fatto che la nazionale azzurra deve risollevarsi dopo due fallimenti mondiali.