Cresce l'attesa, domenica 16 novembre 2014, con orario 20.45, per la partita numero 4 del girone di qualificazione a Euro 2016 che vedrà contrapporsi, alla Scala del calcio del Meazza di Milano, Italia e Croazia, due squadre con forti motivazioni che guidano il gruppo avendo entrambe conquistato 9 punti ed essendo dunque a punteggio pieno.



La Croazia di Kovacic, Vresaijko, Olic e Mandzukic - tanto per fare qualche nome - preoccupa parecchio Conte e soci perché è proprio quel tipo di formazione con le carte in regola, sia dal lato tattico che tecnico, per rompere le uova nel paniere agli Azzurri.



Chi dovrebbe partire titolare?

Italia:

Buffon, Chiellini, Ranocchia, Ogbonna, Darmian, De Rossi, Verratti, Marchisio, De Sciglio, Immobile, Pellè (Balotelli)



Croazia:

Subasic; Srna, Lovren, Corluka, Vrsaljko; Modric, Rakitic, Kovacic; Perisic (piace al Napoli), Mandzukic, Olic



Come avrete notato nell'Italia mancano uomini importanti come Bonucci e Barzagli della Juve mentre a sorpresa è stato convocato i non più giovanissimo Moretti del Toro. In mediana avremo Verratti in luogo di Pirlo. Curiosità per vedere all'opera Darmian, la rivelazione degli sfortunati Mondiali di Brasile. Giocatore duttile e moderno, Darmian è destinato a un grande club se continuerà a fornire prestazioni di buon livello (ad esempio la Roma, a caccia di un esterno sinistro vista la lungodegenza di Balzaretti).

In avanti, data la stazza dei nostri avversari, Pellé dovrebbe partire titolare. A ben guardare questa sarebbe proprio la gara adatta per Supermario Balotelli. Per scardinare la difesa croata serve infatti forza fisica e tecnica insieme.



La gara andrà in onda, come sempre in occasione delle gare della Nazionale, su Rai 1. Si parte alle 20:45 con tanti timori.

Il 18 novembre ci attende poi un'altra partita, stavolta di carattere meramente amichevole: Italia-Albania, che si giocherà a Genova. In questa occasione vedremo verosimilmente impiegati quelli poco impegnati nella gara domenicale.

L'Italia vuole fare di tutto per ben figurare dopo la negativa esperienza ai Mondiali di Brasile nei quali siamo stati eliminati al primo turno.