Joaquin Correa, detto "el Tucu" o "la Joyita" nasce a Juan Bautista Alberdi, vicino Tucuman, Argentina, il 13 agosto del 1994; è un 20enne di belle speranze, che ha militato sin dalla più tenera età nel settore giovanile del River Plate, anche se coi Millionarios ha giocato ben poco: si trasferisce prestissimo all'Estudiantes, e fa il suo debutto nel 2012, a diciassette anni, sostituendo Duvan Zapata durante una partita contro il Banfield. Strano il destino: Zapata oggi è al Napoli, là dove andrà con ogni probabilità Manolo Gabbiadini, che Correa dovrà sostituire.
Correa però non è la fotocopia dell'attaccante bergamasco, che vanta sei gol in dodici presenze solo quest'anno: l'argentino ha sicuramente una buona tecnica e corsa ma non è un grande realizzatore: in sessanta presenze totali con l'Estudiantes ha collezionato solo cinque gol e quattro assist. È quello che qui in Italia potremmo definire un rifinitore, anche se ha spesso giocato come centrocampista sinistro, oltre che come trequartista.
L'impressione è che Correa non sia un acquisto per il presente, ma un prospetto spendibile nei prossimi due o tre anni. Tuttomercatoweb riferisce che dietro l'acquisto del giocatore argentino ci sarebbe uno dei numerosi fondi d'investimento che oggi possiedono il cartellino dei calciatori, fenomeno diffuso in particolar modo in Sudamerica, dove il calcio è una vera e propria industria e i ragazzini vengono messi sotto contratto prestissimo.
Dietro questo fondo, dice la pagina, potrebbe celarsi l'interesse di un importante club di premier inglese, il Manchester City, cosa che darebbe consistenza all'ipotesi di un "parcheggio" alla Sampdoria fortemente consigliato da Juan Sebastian Veron, ex blucerchiato e ora presidente dell'Estudiantes La Plata.
Come andrebbe ad inquadrarsi Correa nello scacchiere sampdoriano? Gabbiadini ha giocato prevalentemente come attaccante destro, ma Rizzo potrebbe spostarsi da quel lato, lasciando libero il centro a Eder, che lascerebbe libera la fascia sinistra. Altra soluzione vorrebbe provare sulla destra Djordjevic, altro giovanissimo della prima squadra di cui si parla un gran bene, o insistere con Rizzo attaccante destro. Correa potrebbe quindi andare sulla sua fascia di competenza, a sinistra, o occupare il posto centrale dietro Okaka o Bergessio. A gennaio sapremo tutto.