L'Inter batte 2-0 la Sampdoria a San Siro e passa il turno nel match valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia: ai quarti ora una tra Napoli e Udinese che si sfideranno oggi al San Paolo. Nerazzurri ancora poco brillanti che devono attendere più di un'ora per sfondare il muro doriano, che regge nonostante l'inferiorità numerica dopo pochi scampoli di gara; la Samp invece si può consolare con l'ennesima buona prestazione che conferma il campionato da vertice che attualmente sta disputando la squadra di Mihajlovic.

Mancini conferma il solito 4-2-3-1 con il debutto da titolare di Shaqiri sulla fascia destra che s'affianca a Kovacic al centro e Podolski dalla parte opposta dietro all'unica punta Icardi.

La Samp invece si presenta con il rombo: Soriano, unico titolare insieme a Romagnoli rispetto all'ultima partita, si sistema dietro al reintegrato Okaka e Djordjevic. La gara vive una prima svolta al minuto numero 11: Icardi, lanciato nello spazio, prende palla e viene abbattuto da Krsticic; Tagliavento opta per il rosso per chiara occasione da gol. Mihajlovic (squalificato, sostituito in panchina da Sakic) stringe allora due linee a quattro con Djordjevic che va a sinistra e Soriano che si allarga a destra, con il risultato che l'Inter fa la partita ma senza sfondare il muro blucerchiato che tiene nonostante tutto. Kovacic ha una grande occasione al quarto d'ora: appena recuperata palla, s'invola verso l'area di rigore e calcia dal limite impegnando Romero, poi sulla ribattuta Icardi viene pescato in fuorigioco.

I nerazzurri hanno una grande chance al 37': Dodò viene steso in area da Wszolek; l'arbitro fischia il rigore che Icardi però spreca facendoselo respingere da Romero (tiro non molto angolato, a dir la verità: il numero 9 dell'Inter non ripete così la prodezza che in campionato sono valsi i tre punti contro i doriani). Prima della fine del tempo gli ospiti perdono Cacciatore per infortunio, rilevato da Silvestre; c'é tempo ancora per un'occasione per i padroni di casa con Podolski che colpisce di testa un traversone di Shaqiri costringendo ancora Romero a una grande parata.

A inizio ripresa Duncan rileva Soriano per iniettare forze fresche in mediana. Il copione non cambia: possesso palla (sterile) tutto dei nerazzurri, doriani che si mantengono dietro la linea della palla ad intasare le linee di passaggio. Gli uomini di Mancini hanno una grande chance dopo l'ora di gioco: Icardi di tacco libera Kovacic in area di rigore, il croato sul dischetto calcia in porta ma il tiro viene deviato in angolo.

Anche Rizzo si deve arrendere per infortunio, sostituito da De Silvestri, con il risultato che quando mancano 20' la Samp ha già esaurito tutte le sostituzioni. Fattore che alla lunga distanza pesa: al 71' Shaqiri riceve palla in area da Podolski e solo davanti a Romero insacca così il primo centro con la maglia nerazzurra. La gara in pratica finisce qui: i blucerchiati non hanno più le energie necessarie per andare a riprendersi la partita e l'Inter controlla senza problemi. Anzi trova anche il raddoppio a 2' dalla fine con Icardi che raccoglie un retropassaggio suicida di De Silvestri aggirando Romero e facendosi perdonare il rigore sbagliato (quarto centro in tre partite per il numero 9 contro la sua ex squadra e dedica alla figlia appena nata). Finisce 2-0 per l'Inter ma per Mancini non é tutto oro quello che luccica.