Sfuma il sogno di una suggestiva semifinale di Coppa Italia in gara di andata e ritorno contro gli eterni rivali della Juventus: all'Olimpico il 3 febbraio 2015 Mario Gomez ha maramaldeggiato nella ripresa, mettendo a nudo tutti i limiti della difesa dei giallorossi, con uno Skorupski inesperto, un Maicon bravo col pallone tra i piedi ma alle prese con problemi al ginocchio e un Astori ancora stordito dai recenti svarioni (su tutti quello di Palermo). È finita 0-2 per l'undici guidato dall'ex Montella. Tanti, troppi i problemi di questa squadra, che dopo il clamoroso k.o.
patito in Champions League col Bayern Monaco (un umiliante 1-7) non è stata più la stessa, al punto che lo stesso Rudi Garcia non sembra più intoccabile: pubblico deluso e squadra contestata senza sconti per nessuno al termine di questo quarto di finale di Coppa Italia.
Il fattore Gervinho
Lo stesso Francesco Totti, rilevato nella ripresa dalla new entry Ibarbo (arrivato in extremis dal Cagliari), deve fare oggettivamente i conti con l'anagrafe e forse andrebbe gestito diversamente, magari risparmiato contro le "piccole". Totti invece gioca sempre, ma a causa dell'età è diventato discontinuo. La Roma inoltre ha dimostrato di soffrire oltre le previsioni il vuoto lasciato sulla fascia dall'ivoriano Gervinho, in semifinale di Coppa d'Africa con la sua Costa d'Avorio.
È un uomo diventato indispensabile nella costruzione del gioco d'attacco.
Tanti infortunati: solo sfortuna?
Gli infortuni di Strootman e Iturbe, solo gli ultimi in ordine di tempo di una lunga serie, alcuni equivoci di mercato (Cole) e scelte cervellotiche di Rudi Garcia (il "primavera" Daniele Verde non è ancora proponibile a certi livelli) hanno aggravato la situazione, non corretta adeguatamente dal calciomercato di gennaio 2015, a partire dal portiere, un problema sottovalutato da Walter Sabatini.
La porta: un rebus
Né il vecchio De Sanctis, né il giovane polacco Skorupski danno le giuste garanzie e in campo i risultati si vedono: dopo l'eliminazione in Champions e i 7 punti di ritardo sulla Juve in campionato, ecco l'eliminazione dalla Coppa Italia: a ben guardare, quest'anno il vero obiettivo poteva essere questo.
Ora si tratterà di vedere quanto e come Ibarbo, Doumbia e Spolli potranno incidere positivamente sull'umore di una tifoseria che comincia a perdere la pazienza. La trasferta a Cagliari in campionato a questo punto preoccupa non poco: i sardi hanno un bisogno disperato di fare punti e vengono dalla bruciante sconfitta a Bergamo, maturata all'ultimo respiro.