Se si può trovare un gol da Scudetto, quello di Paul Pogba di ieri sera sa tanto di tricolore. La Juventus si avvicina a grandi passi al quarto titolo consecutivo, grazie anche al suo campione francese che più passa il tempo, e più mostra quanto anche in serate non eccezionali, riesca a decidere le partite con una naturalezza quasi esagerata. E, considerando la sua età, praticamente spaventosa. E la crescita sembra non volersi arrestare, anzi.
Spacca Partite. Ci sono giocatori che decidono quando essere decisivi, che hanno la capacità di spaccare in due la partita con una sola giocata, un solo tocco di palla.
Ieri, Pogba ha dato l'impressione di essere uno di quei giocatori. Sino al minuto 81' la sua partita era stata mediocre, distratta, non una buona prestazione. Poi, la luce. Recupera lui stesso il pallone che qualche secondo dopo va a insaccare alla sinistra di Consigli, con un destro di un'eleganza e potenza che in pochi riescono possiedono nel calcio. Lo stop con il quale addomestica il passaggio, che più che un assist somigliava a un mattone (visto che il pallone di Pepe non era neanche per lui, ma per l'Apache Tevez), è assolutamente magnifico. Se la Juve ha portato a casa i tre punti, ieri, è perché Paul ha deciso che doveva essere così. E così è stato. Mostruoso.
Gol decisivi. La crescita del centrocampista transalpino è innegabile, e quello che fa più impressione è che riesce ad essere sempre più decisivo nella squadra di Max Allegri.
Il gol di ieri non è il primo che risulta decisivo nel risultato finale e spesso, cosa importantissima in una squadra di alta classifica, sblocca la partita. Ripensiamo al gol contro il Parma, a Roma contro la Lazio, o ancora il gol decisivo in Champions League contro i greci dell'Olympiakos. Pogba è sempre più incisivo e ogni partita più importante per le sorti della Juventus.
Il tutto nonostante la carta d'identità, che dice nato nel 1993. Si, perché anche se si fa fatica a crederci, il francese non ha ancora compiuto 22 anni.
Speranza Champions? Nonostante il primo gol in Champions, la personalità di Paul sembra leggermente ombrarsi in ambito europeo. Almeno sino ad ora. Perché a dieci giorni dal ritorno degli ottavi di finale contro il Dortmund, molte delle speranze dei tifosi juventini ricadono proprio su di lui.
In una gara difficile come quella del Signal Iduna Park, una sua giocata potrebbe far oscillare la qualificazione verso i bianconeri, un suo tiro da lontano o un suo assist potrebbe portare la squadra direttamente ai quarti. Perché se è vero che è ormai difficile descrivere un giocatore del genere nel campionato italiano, è giunta l'ora di prendersi con decisione il palcoscenico europeo. Quello dei campioni veri, quello delle leggende immortali. Quello che deve diventare, e diventerà, Paul Pogba.