"Ormai è fatta!". Fabrizio Castori si lascia andare a fine gara: il suo meraviglioso Carpi asfalta anche il Bologna, la sua più diretta inseguitrice, nell'anticipo della 34^ giornata di Serie B, e scava un solco di ben 12 punti sui rossoblù e di 16 sulla terza (il Vicenza). La prima, storica promozione in Serie A della piccola realtà emiliana, espressione di un centro di 70.000 abitanti, è ormai virtualmente acquisita. Con pieno merito.
La partita
E' un Bologna determinato quello che si presenta al Cabassi: nella prima mezz'ora Sansone mette più volte paura alla difesa biancorossa, trovando dapprima i riflessi di Gabriel su un sinistro dal limite, poi sfiorando il palo con una sventola dalla media distanza.
Scampato il pericolo, il Carpi si e trova il gol al 37° con Pasciuti che devia in rete un tiro-cross di Letizia dalla sinistra. Da qui in poi è un monologo biancorosso. Al 12° della ripresa arriva il raddoppio con un'autentica perla di Di Gaudio che, appena dentro l'area, pennella un tiro a giro sul secondo palo che lascia di sasso Da Costa e taglia le gambe agli uomini di Lopez. Al 38° la capolista mette la ciliegina con Lollo, che approfitta di un pallone vagante per scaricare in rete il pallone del 3-0. Al fischio finale esplode la festa anticipata per una Serie A che non può più sfuggire.
La provincia in Paradiso
Entusiasmo, umiltà, praticità, unità d'intenti, voglia di emergere: questo è il Carpi di Fabrizio Castori.
Il tecnico marchigiano, protagonista di una lunga gavetta iniziata sui campi della seconda categoria, ha saputo ricavare il massimo da ogni singolo elemento, permettendosi anche il lusso, nella sfida al vertice di ieri, di rinunciare al suo bomber principe, il nigeriano Jerry Mbakogu, capocannoniere della squadra con 13 gol.
Castori ha schierato al suo posto Kevin Lasagna, proveniente dai dilettanti dell'Este (Padova), che pur non andando a segno, ha disputato un match di assoluto livello al cospetto di avversari con una lunga militanza nella massima serie alle spalle. E' stato solo l'ultimo capolavoro di una stagione indimenticabile. Questo Carpi ha dimostrato che anche in provincia e senza mezzi illimitati si può ancora fare calcio, divertirsi e divertire (ma non ditelo a Lotito...). Complimenti Carpi, arrivederci in A!