Serviva un'impresa, ed impresa è stata. A Torino, la Juventus supera per 2-1 il Real Madrid nel match d'andata della semifinale di Champions League, sovvertendo i pronostici e dimostrando di meritare di sedersi al tavolo delle quattro grandi d'Europa. A 12 anni di distanza dall'ultima semifinale (proprio contro i blancos), la Signora ha regalato ai suoi tifosi una notte da urlo, conclusa con la concreta possibilità di approdare alla finale di Berlino.
Partenza sprint
Lo Stadium, esaurito e ribollente, esalta i bianconeri che partono a razzo: il primo tiro è di Sturaro, gettato nella mischia a sorpresa da Allegri ed autore di un'ottima prova.
Para Casillas. Ma il Real sbanda vistosamente ed all 8' va sotto: Marchisio imbecca in area Tevez che lascia partire una rasoiata sul secondo palo che Casillas arriva solo a sfiorare, Morata ben piazzato deve solo depositare in rete per il classico gol dell'ex. L'episodio sveglia il Madrid che inizia a guadagnare metri: al 12' Buffon ci arriva su una sventola di Kroos, poi al 23' Ronaldo manda fuori un diagonale. Quattro minuti dopo arriva il pari: azione tutta di prima Carvajal-Rodriguez-Ronaldo, con il colombiano che serve a CR7 un assist perfetto che il portoghese non ha difficoltà a deviare di testa in rete. Si tratta del nono gol stagionale in Champions per il Pallone d'Oro, nonchè del 55° stagionale in 54 incontri giocati.
La Juve soffre ma passa
I venti minuti che separano dall'intervallo sono i più difficili per la Juve: i Campioni d'Europa alzano il ritmo e vanno più volte vicini al sorpasso. Clamorosa la palla gol capitata a Rodriguez: il suo colpo di testa a botta sicura nell'area piccola viene leggermente deviato da Sturaro in disperato recupero, quel tanto che basta a far stampare il pallone sulla traversa.
Nella ripresa parte meglio il Real ma un tiro di Marcelo ribattuto innesca una ripartenza che decide il match: Tevez si invola verso la porta avversaria, e dopo 50 metri palla al piede Carvajal lo stende in area: rigore che lo stesso Apache trasforma. Nel finale la Juve manca addirittura il 3-1 con Llorente. Tra una settimana al Bernabeu ci sarà da soffrire, ma questa Juve ora fa paura anche alle grandi.