Il caso relativo ai dubbi sull’ammissibilità alle coppeeuropee della Sampdoria, sollevato due giorni fa da questo giornale e poco primadal Muro dei Grifoni, è divampato nel corso delle ultime ore ed è finito,stamattina, finanche all’attenzione della Gazzetta dello Sport. Il quotidiano haevidenziato come, quest’anno, il Torino abbia regolarmente preso parte all’EuropaLeague pur portando sul groppone una penalizzazione per illecito sportivo, derivanteda una posizione analoga a quella della Sampdoria di coinvolgimento in garetruccate. Vero che in nessun caso è stata riscontrata la responsabilità direttadelle società (altrimenti sarebbe stata serie B) ma è anche vero che l’Uefa suquesto non va molto per il sottile, quando vuole almeno.

Già, perché la norma Uefa che punisce con l’esclusione dalle coppe perun limite imprecisato di tempo le squadre coinvolte in partite truccate dal2007 in poi, non prevede l’irrogazione automatica della sanzione. Ovvero, l’Uefapuò decidere chi escludere e chi no in modo arbitrario. Unica alternativa per l’ammissionedel Toro, proposta anche dalla Gazzetta di oggi, sarebbe stata un’incredibiledimenticanza. Ipotesi neppure da escludere data la salute del nostro calcioche, appena un anno fa, concedeva tutti gli ok al Parma per l’iscrizione acampionato e coppe. Come pensare che la stessa Figc potesse “accorgersi” dell’esistenzadi tale norma? In risposta alle tesi sollevate da chi solleva dubbi circa l’ammissibilitàdella Samp alla prossima Europa League, i doriani contrappongono l’ottenimentodella licenza Uefa che, di fatto, spazzerebbe via ogni dubbio.

Falso, perché la licenza Uefa in primo grado la concede laFigc e non l’Uefa che, in un secondo momento, ha la facoltà di escludere lesquadre che non rispondono ai propri criteri. Dunque, laddove una squadraesclusa ricorresse contro l’ammissione della Samp evocando il precedente dellesquadre turche escluse l’anno passato, potrebbe far breccia al di fuori degliitalici confini.

Fermo restando che esiste anche il caso del Torino e che –esclusa la dimenticanza – l’Uefa ha tutto il potere legittimo di accoglierenelle proprie competizioni la Samp, nonostante Guberti e la famosa partita diBari. Nulla c’entrano invece la Juventus di Moggi né il Genoa della "valigetta" (forse mai esistita, sembra fosse unacartellina A4 contenente tra l'altro il contratto di Maldonado, che poi andò al Napolinon al Roccapepe) in quanto fatti antecedenti al 2007 ma risalenti al 2005/2006.

Quanto al Genoa, i RossoBlu si preparano al decisivo ricorso all’AltaCorte del Coni, dove per la prima volta si entrerà nel merito della questionerelativa sia alla “salute” del Grifone che all’avvenuto accordo per i pagamentidei calciatori (quasi tutti dei Carneade) a società estere. Il Genoa ostentasicurezza, se non altro per una ritrovata solidità patrimoniale che dovrebbeessere sufficiente a convincere il Conu che il ritardo nella presentazione deidocumenti sia stato un mero incidente di percorso. Anche in questo caso non cisono certezze, per quanto il diniego della licenza resti sempre ipotesi più probabile. Però perla prima volta da quando è iniziata questa vicenda la società di Villa Rostanpuò giocarsi le sue carte e perfino ostentare una certa fiducia. Gli imminentirinnovi di Mattia Perin e di Gian Piero Gasperini rappresentano in ogni casouna discreta premessa. Comunque andrà a finire e campo permettendo.