Dopo l'addio al calcio giocato di Javier Zanetti, per l'Inter l'unico ricordo dell'era Moratti era rimasto il marchio Pirelli riportato sulla maglia. Tra l'altro, lo sponsor, venne adottato dalla stagione 1995/96, la prima stagione del presidente tanto amato Massimo Moratti.

Quindi c'è da chiedersi, cosa sta succedendo? Le parole di Marco Tronchetti Provera, presidente (dal 2003) e amministratore delegato (dal 2011) del gruppo Pirelli, suonano come un sipario sull'ennesima stagione storta dei nerazzurri e starebbero per mettere in discussione la prosecuzione della partnership che ormai perdurava da circa vent'anni: "senza coppe non ha senso proseguire".

Tra l'altro gli introiti del colosso del "pneumatico" nelle casse della società di Corso Vittorio Emanuele II, è di circa 12,9 milioni l'anno, cifra non indifferente.

Ma l'attuale presidente interista, Erik Thoir, è già corso ai ripari e sembra essersi messo in contatto con la compagnia aerea Garuda, già partner del Liverpool.

Una cosa è chiara, le perplessità di Marco Tronchetto Provera erano, senza dubbio, da smentire con degli immediati colpi di mercato (che giocoforza servono ai nerazzurri), ma, stando agli ultimi movimenti di mercato, dopo il no di Dybala per l'acerrima nemica Juventus, chi sembra praticamente di aver detto "no" all'Inter, è Gnegneri Yaya Touré, più volte accostato alla squadra di mister Mancini, e più volte allontanato dalle dichiarazioni del suo procuratore: "Mancini e il presidente Thohir hanno correttamente fatto di tutto per ingaggiarlo.

Ma Yaya rimarrà al City perchè per il proprietario non ha prezzo, fa parte del club e ne è il cuore pulsante".

Parole pesanti per una società che vuole tornare immediatamente nel calcio che conta anche se ormai Tronchetti Provera sembra non avere più fiducia. Fiducia quindi a Thoir, che crede fermamente nel far viaggiare il brand Inter anche all'estero affidandosi, dunque, alla compagnia aerea indonesiana Garuda.

Il progetto del magnate indonesiano è chiaro: incrementare le sponsorizzazioni del 54,2% entro il 2021 per un totale di 56,9 milioni e un ritorno dai diritti TV di 89,3 milioni.