E' bastato il minimo sforzo agli uomini di Allegri per fare colpo grosso, con un preciso colpo di testa di Vidal che regala il primo dispiacere casalingo alla Samp. Eppure Mihajlovic si era ripromesso di rovinare la festa alla Juve: la Samp ha giocato un'ottima partita, ma la qualità tecnica della Juve è emersa ed ha avuto la meglio, nonostante la testa fosse all'impegno di Champions di martedì con il Real. E così, al triplice fischio di Valeri, la squadra juventina festeggia il suo trentatreesimo scudetto.

Allegri di parola

Il quarto successo di fila non è una novità nella storia bianconera, tant'è vero che ci riuscì negli anni '30, ma questo ha un sapore del tutto diverso.

Al di là di un calcio cambiato notevolmente, con ritmi e avversari diversi, questo trentatreesimo scudetto ha abbattuto tutte le critiche e lo scetticismo che avevano accompagnato un uomo semplice e pragmatico, Massimiliano Allegri, che da acerrimo nemico ai tempi del Milan è diventato condottiero trionfale dell'era post-Conte. Aveva promesso, alla vigilia, di chiudere il discorso qui, e l'ha fatto, con una prestazione solida e matura. Non è comunque facile portarti dietro due ko consecutivi in trasferta se ti chiami Juve, ma questa squadra rispecchia quel carattere sfacciato e pratico, oltre che estremamente essenziale del suo tecnico.

Troppo forte per le altre

L'addio improvviso di Conte e la poco gradita accoglienza di Allegri da parte dei tifosi sembravano aver gettato la Juventus in una situazione tecnica difficilissima, cui poi va aggiunta una presunta sazietà dopo aver dominato per 3 anni di seguito la Serie A.

Ed ecco che le favorite per questa stagione diventano Roma e Napoli: l'una per essersi notevolmente rinforzata con gli innesti di Iturbe e Manolas (che avrebbero dovuto teoricamente colmare il gap), l'altra per la notevole qualità offensiva. Così era sembrato fino ad ottobre, quando Juve e Roma si contendevano il primato, e nemmeno la vittoria nello scontro diretto in casa per 3-2 sembrava aver ribaltato i pronostici, anzi lo stesso Garcia era convintissimo di vincere il tricolore quest'anno.

Di fatto, dopo la pausa natalizia, la Juve ha spazzato via qualunque avversaria, in Italia e in Europa, lasciando un vuoto, numerico e tecnico, con le altre e così il quarto vien da sé!

E non finisce qui

Come ha detto lo stesso Allegri, <<questa>>, perché scudetto archiviato, ora ci sono altri 2 impegni: la finale di coppa Italia e la delicatissima semifinale di Champions contro il Real.

Sognare il triplete è giusto, ma umiltà e restare con i piedi per terra sono le strade per costruire i successi, quindi gioia e festeggiamenti si, ma subito pronti a terminare alla grande la stagione.