Si sa, il calcio non è matematica, è bello perché imprevedibile: vedi la Juventus, che alla vigilia delle semifinali di Champions League, era da molti considerata spacciata contro il Real Madrid, e in casa "Merengues" serpeggiava soddisfazione per l' abbinamento coi bianconeri: alla fine però a gioire sono stati i tifosi juventini, che ora sognano uno storico triplete.

Missione finale: su cosa puntare

Messi: solo a pronunciare questo nome viene la pelle d'oca. Ma il Barcellona, prossimo avversario della Juve in finale, conta tra gli altri anche Neymar, Suarez, Iniesta: giocatori fuori dal normale.

La domanda sorge pertanto spontanea: quante possibilità ha davvero la Juve di superare il Barcellona? Può Davide battere Golia? Non facile rispondere, ma la Juve possiede almeno 5 punti di forza su cui potrà far leva contro la squadra di Luis Enrique:

  1. La difesa, che subendo solo 2 gol contro il Real Madrid del pallone d'oro Cristiano Ronaldo ha dimostrato di essere granitica anche in Europa. Ottime prestazioni per Buffon, i tempi del bastone e della dentiera sono ancora lontani, ma standing ovation anche per Giorgio Chiellini, le cui gesta contro il Real più da gladiatore che da calciatore hanno inorgoglito i tifosi juventini ed intimorito quelli avversari. Ora in finale è attesa una vecchia e cara conoscenza, Luis "buongustaio" Suarez: venisse pure a tavola, Giorgione sta già apparecchiando per lui!
  2. Il rientro di Pogba: la sua assenza a Monaco s'è sentita, a Madrid pur ancora convalescente ha sfornato l'assist decisivo per il gol dell'ex Morata: se il "Polpo Paul" riuscirà a recuperare la piena forma entro il 6 giugno e allora cominciasse ad arpionare palloni coi suoi tentacoli per poi ripartire di gran carriera con una delle sue travolgenti ripartenze, chi riuscirebbe a fermarlo?
  3. Il nuovo modulo: la Juve di Conte ha costruito i suoi successi sul 3-5-2, Allegri invece ha lanciato il 4-3-1-2, con lo scopo di rendere la Juve più efficace e rapida in fase offensiva. I risultati si sono visti soprattutto in Champions (tabù di Conte), dove adesso la Juve ha un gioco più veloce e scorrevole e segna con maggiore facilità. Stia dunque tranquillo Allegri, e vada pure a sedersi a certi tavoli da 100 euro: tanto, al momento dei conti i soldi ci sono.
  4. Il tandem che parla spagnolo: decisivo sarà anche l'apporto degli attaccanti Carlos Tevez e Alvaro Morata, quest' ultimo autore di 2 gol fondamentali contro il "suo" Real, che adesso piange lacrime amare. I due si completano alla grande, con l'Apache argentino che sfrutta la sua inesauribile corsa per rientrare e dare una mano anche in fase difensiva, mentre lo spagnolo agisce più da prima punta, aspettando palloni lunghi da difendere per far salire la squadra. La lenta difesa del Barça non avrà vita facile, contro di loro.
  5. Infine, partire sfavoriti potrebbe paradossalmente risultare un vantaggio: i bianconeri infatti, consapevoli di aver già scritto comunque vada una stagione memorabile potranno scendere in campo concentrati ma con la giusta serenità. Lusso non concesso invece al Barcellona, che è di fatto "condannato" a vincere, poiché i tifosi blaugrana sono convinti della superiorità del Barça, ed ammetteranno solo la vittoria: tanta pressione quindi su Xavi e compagni...

La speranza

A questa mano finale contro il Barcellona, la Juventus si presenta quindi con ottime carte, sulle quali è lecito puntare e credere.

Ma avere un poker in mano non esclude che l'avversario nasconda scala reale. Se così sarà, i tifosi juventini dovranno cercare di evitare il comportamento avuto da altre tifoserie, ed alzarsi comunque in piedi (per chi sarà riuscito nell'impresa di seguire la partita rimanendo seduto sul divano) ad applaudire questi straordinari campioni, artefici di una stagione fantastica: così, anche se magari non mancherà la voglia di prendere un qualsiasi arnese a portata di mano e scagliarlo con ignorante cattiveria fuori dalla stanza, la Juve avrà vinto comunque.