Nella tarda serata di ieri arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che potrebbe distruggere il percorso intrapreso da Platini alla guida del massimo organo del calcio Europeo. Il Tribunal de Premiére Istance di Bruxelles, infatti, ha parzialmente accolto il ricorso effettuato dall'avvocato Dupont (a sostegno dell'agente del calciatore Daniel Striani e di alcuni tifosi) ordinando di sospendere immediatamente l'applicazione del Fair Play finanziario, voluto fortemente da Platini, introdotto nel 2009.

Il ricorso

L'avvocato Dupont (lo stesso della storica sentenza Bosman sui calciatori) spiega che il ricorso si basa sul principio della libera concorrenza, tutelato dalle norme europee, che con le regole stringenti del Fair Play Finanziario verrebbe violato.

Dopo la sentenza l'avvocato si è dichiarato soddisfatto ed ha detto che attenderà serenamente la pronuncia definitiva della Corte di Giustizia Europea.

L'UEFA si oppone

L'UEFA ha già chiesto che non venga attuata la sospensione cautelativa, per il rischio di vanificare tutto il lavoro fatto in questi anni e le sanzioni già applicate. In un comunicato rincara la dose ed i propositi di velleità: "Dal momento che un appello sospende automaticamente la sentenza di un tribunale di grado inferiore, la UEFA può procedere con la fase successiva del Financial Fair Play". La fase successiva consiste in un'ulteriore riduzione del deficit di bilancio (annuale) consentito ai club, si passerà dai 45 milioni di oggi ai 30 della prossima stagione.

Lo scenario

Come detto, la sospensione disposta dal Tribunale non annulla, per il momento, gli effetti già avuti dal "fair play finanziario". Tuttavia la situazione potrebbe cambiare radicalmente se la Corte di Giustizia dovesse decidere che il suddetto è in contrasto con i principi europei e decretarne l'abolizione.

In questo caso, i club puniti per aver sforato il deficit, potrebbero vedersi restituire le ammende già pagate (Tra i quali ci sono Inter e Roma) e lo scenario potrebbe divenire ancor più imbarazzante nel caso in cui le squadre escluse dalle competizioni europee negli anni scorsi (ad esempio Astra Giurgiu, Bursaspor, Cluj ed Ekranas ecc..) decidessero di chiedere i danni all'UEFA per la mancata partecipazione alle rassegne continentali. Per non parlare poi dei risvolti nel calciomercato, dove potrebbe arrivare una nuova ed inattesa liquidità. Solo la sentenza potrà dissolvere i dubbi.