Per il buon esito di una trattativa serve l'unanimità di tutte le parti in causa. In una squadra di calcio, per esempio, dev'esserci il benestare del venditore, dell'acquirente e del calciatore; fatti salvi quei casi dove è il calciatore ad avere tutto o quasi il potere decisionale. Ibrahimovic è uno di questi casi. Insieme al fido Raiola si è trasferito da un club all'altro ogni volta che ha voluto. Al Milan ne sanno qualcosa. Trattenere Ibrahimovic è quasi impossibile.
Certo, forse con un presidente come Nasser Al-Khelaifi diventa tutto più complicato.
Questa mattina il quotidiano francese 'Le Parisien' riporta una dichiarazione del facoltoso arabo: "Il PSG vuole tenerlo". In realtà, le dichiarazioni di Al-Khelafi vanno lette in un'altra ottica, ovvero, "Il PSG non cede Ibrahimovic alle condizioni del Milan". Insomma, la squadra parigina può anche cedere l'attaccante, ma non prima di trattare e pagare il giusto prezzo. Raiola avvisato, non potrà spostare le sue pedine a proprio piacimento, non questa volta.
Ibrahimovic al Milan è ancora possibile
L'affare Ibrahimovic al Milan, dunque, è tutt'altro che saltato. Ma vanno rivisti alcuni aspetti. Bisogna capire quale margine di manovra abbia il Milan che dal Porto non riceverà sconti sulla clausola rescissoria di Jackson Martinez e difficilmente potrà spuntare un buon prezzo per Kondogbia.
La prima richiesta è stata di 35 milioni, il Milan non vorrebbe superare i 30, cifra che il Milan ha provato ulteriormente a far abbassare inserendo Menez come contropartita tecnica. Risposta negativa del Monaco che vuole soltanto il denaro. Dal canto suo Kongodbia ha già raggiunto l'accordo con il Milan. Il centro