Da tempo a Genova è fortissima l’attenzione mediatica suiconti del Genoa che, negli ultimi anni, ha davvero rischiato il baratro comeammesso da Enrico Preziosi. Va anche detto che, a furia di evocare gli spettri,a volte questi rispondono “presente” ma per chi aspetta la dipartita diPreziosi quel tempo non appare maturo.

Anzi, le prospettive (magari nonimmediate) potrebbero essere ben diverse con buona pace di quegli "avvoltoi" mediatici che braccano il Grifone. Sempre a Genova esiste un’altra squadra, nei confronti dellaquale nessuno si permette di insinuare dubbi circa l’ambiente idilliaco e lagenialità del “presidente più amato d’Italia”.

Parliamo della Sampdoria diMassimo “Viperetta” Ferrero. Dopo i tagli ai dipendenti e il ventilatotrasferimento della società a Bogliasco con vendita della sede di CorteLambruschini (due milioni) circostanza riportata dal Secolo XIX il 18 maggio,qual è lo stato di “salute” della Samp?

Si può ragionare con gli ultimi numeri (pubblici)disponibili e coi rumors indicanti frenesia nella sponda doriana di Genova.Massimo Ferrero sarebbe in pressing affinché la famiglia Garrone continui aforaggiare le casse della loro ex controllata. In ballo ci sono 23 milioni dieuro. Non è un mistero che la Erg abbia sorretto la gestione Ferrero e lodimostrano i numeri: il bilancio 2013, ultimo consultabile, riporta una tabelladelle somme che la San Quirico, cassaforte del gruppo Erg, ha elargito nel 2013alla Samp ed erogate dai Garrone anche dopo la cessione.

Solo per le fidejussioni, il totale è 41 milioni e 715 milaeuro, divisi tra cinque banche a garanzia di due società: Sampdoria Holding Spae U.C.Sampdoria Spa. Oggi la Sampdoria è una Srl con sede legale a Roma. Lebanche coinvolte sono Banca Popolare di Sondrio per 5,5 milioni; Ubi Banca per3,5 milioni; Mps per 7,5 milioni; Banca Popolare di Lodi per 15 milioni eancora Ubi Banca per conto di Lega Calcio per 10 milioni e 215 mila euro.

Intotale, le garanzie in carico alla San Quirico fino al 31/12/2013 ammontavano a69 milioni divise in: 26,6 per lease back del marchio; 32,2 per fidi a breve efinanziamenti bancari; 10,2 per acquisto calciatori. Dati da incrociare con i62,5 milioni di oneri che (fra giugno e dicembre) sono andati a ridurre legaranzie, abbattendo di dieci milioni i debiti verso le banche e azzerando legaranzie in Lega.

Denaro che Ferrero sta cercando di non dispedere alla lucedel ventilato disimpegno, stavolta forse definitivo, della famiglia Garrone. Quei Garrone che praticamente regalarono la Sampall’imprenditore romano che ora, dopo i “tagli”, potrebbe monetizzare daicalciatori. Per raggiungere l’obiettivo sarebbero in rampa di lancio Eder eSoriano, oltre ad Obiang già ceduto al West Ham, con introiti complessivi stimabiliin 25-26 milioni. Come reperire gli altri è da verificare.

Eppure, nonostante la voglia pari a zero, i Garronepotrebbero tendere l’ultimo aiuto alla loro vecchia creatura, magari attingendodal patrimonio di famiglia e non da quello della Erg. In un caso o nell’altro, famigliaMondini e presunta evasione fiscale di 904 milioni di euro (ancora non risolta)permettendo.

Tutto questo, anche alla luce dell’indisponibilità delle banche disostituire la firma di Garrone con quella di Ferrero in calce alle garanzie.Una vicenda contabile che andrà aggiornata ma che dimostra come Ferrero nonabbia nessuno alle spalle. Gabriele Volpi o altri “sospettati” non avrebberoreso necessario il pressing sui Garrone.