Mercoledì 17 giugno si concluderà la vicenda riguardante l'ammissibilità della Sampdoria alla prossima Europa League. Come evidenziato da Blasting News i blucerchiati potrebbero essere esclusi dalla competizione continentale, in virtù dell'ormai celebre caso Guberti scaturito dal match Bari-Samp dell'aprile 2012. Tra due giorni l'apposita commissione Uefa si riunirà in terra elvetica per porre la parola "fine" a una vicenda oramai nota e su cui non è necessario tornare, anche perché già più volte spiegata nei giorni scorsi.

Interessante, a questo punto, è cercare di capire cosa può succedere mercoledì, quando il collegio guidato da Andrea Traverso, casualmente proprio un originario della Liguria, emetterà la propria sentenza.

Per far ciò può essere utile riprendere quanto pubblicato stamattina dal sito "tifosobilanciato" che, notoriamente, affronta il mondo del pallone con approccio analitico dal punto di vista regolamentare come da quello finanziario dell'intero sistema.

Ma cosa rischia la Samp e qual è la sua linea difensiva? Premesso che la Samp ha ottime chance di passare l'esame, il rischio ai sensi della normativa Uefa in materia di partite combinate in vigore dal 2007, è l'esclusione per una sola stagione della società dalle competizioni Uefa. Quindi, se la Samp dovesse scontare nel 2015/16 la sua inammissibilità, tornerebbe "eleggibile" per l'Uefa già a partire dalla stagione seguente. Va dunque ribadito che un'eventuale esclusione della Samp non deriverebbe da inadempienze (come capitato al Genoa) dal momento che sui parametri Uefa non sussistono dubbi.

E la linea difensiva? Questa fa sostanzialmente leva sul precedente del Torino ma, come spiegato sempre da tifosobilanciato, non necessariamente l'ammissione dei granata alla scorsa Europa League potrà rappresentare l'argomento giusto. Il motivo risiede nella sostanziale differenza fra le condanne e le relative penalizzazioni ricevute, ancorché di pari entità: il Torino per il ciclone calcioscommesse, la Samp per una singola partita ritenuta truccata e al centro di un patteggiamento.

Torna dunque la diatriba fra chi sostiene che patteggiare equivalga ad ammettere la propria colpevolezza in cambio di una riduzione di pena e chi, vice versa, non ritene fattibile questa equazione. La Samp auspica che all'Uefa prevalga la seconda tesi.

Ma cosa potrebbe succedere? Sempre restando ancorati al precedente del Torino, tifosobilanciato fornisce uno scenario quanto meno verosimile, almeno come punto di partenza: il Torino potrebbe aver presentato lo scorso anno all'Uefa per iscritto la sua situazione, venendo ammesso in quanto la massima istituzione calcistica europea avrebbe ritenuto irrilevante il caso Pellicori.

Il Toro, va ricordato, fu perseguito nell'ambito del filone cremonese sul calcioscommesse, la Samp per un caso di combine partito da Bari. Escludendo, in via del tutto ipotetica ma quanto mai realistica, che la Samp abbia inviato analoga documentazione e viste le altre differenti sfumature fra i due casi, ecco che la linea difensiva potrebbe vacillare.

Resta sempre in piedi l'ipotesi "dimenticanza" per il caso Torino, benché appaia meno credibile anche alla luce di quelle che potrebbero essere le conseguenze in termini di risarcimenti. Nel caso Samp peserà anche l'eventuale intenzione dell'Inter di ricorrere contro l'eventuale ammissione dei blucerchiati, laddove i nerazzurri invocassero l'applicazione delle norme Uefa che colpiscono chi trucca gli incontri.