Un brutto Genoa, imballato e privo di diversi elementi,e' stato battuto per 2-1 dal Cesena che, al Manuzzi, si aggiudica il Trofeo Edmeo Lugaresi.

Primo tempo

Nel primo tempo Gasperini ha schierato un 3-4-3 mascherato,dato che la posizione di Perotti ha ricordato quella di Bertolacci nel 3-4-1-2dello scorso anno, altro sistema usato da Gasperini come variante del suo credo.Genoa in campo con Lamanna; De Maio, Munoz, Izzo; Cisshoko, Rincon, Kucka,Laxalt; Perotti, Gakpe, Pavoletti. Grifone che, tornato da poche ore in un’Italiapiù che mai immersa nel caldo, ha forse patito l’escursione termica e i carichidi lavoro, dal momento che il Cesena è stato padrone del campo in una gara dirara bruttezza, dove il Genoa è apparso in gran difficoltà fisica e di idee,specie in un centrocampo orfano delle geometrie di Costa e Tachtsidis.

Il goal – al nono – non poteva che essere un 'gollonzo', conSensi (migliore in campo) bravo a raccogliere una respinta corta di Munoz eservire il taglio di Cascione, che con un pallonetto beffava Lamanna, apparso unpo’indeciso sul da farsi. Cesena avrebbe potuto anche raddoppiare con uncalcio di punizione stampatosi sotto l’incrocio dei pali, alla mezz’ora. E ilGenoa? Pericoloso solo con un colpo di testa di Pavoletti, fuori di poco. Poi piùnulla, coi RossoBlu meno propositivi sulle fasce e ingolfati in mezzo, con laricerca eccessiva delle triangolazioni fra Perotti e Pavoletti. Questo ilprincipale asse di un primo tempo che ha regalato ottimi spunti dell’ex Ragusae l’ennesimo infortunio dell’altro ex genoano, Improta.

Ripresa

Nella ripresa il canovaccio non cambia. Anche la secondafrazione, infatti, ha confermato le difficoltà del Grifone a reggere i ritmi diun Cesena che ha corso il doppio. Al minuto 13 il Cesena raddoppia conRosseti, che indovina l’angolo dopo una verticalizzazione lasciatainspiegabilmente andare dalla difesa genoana.

La ripresa ha, dunque, visto laconsueta girandola di sostituzioni e le due squadre hanno cambiato volto. Nel Genoa,dopo gli ingressi di Pandev e Amir per Gakpe e Cisshoko dall’inizio del secondotempo, sono entrati in campo Burdisso, Lazovic, Marchese, Ghiglione e Ierardi. Icambi hanno paralizzato il match per circa un quarto d’ora, primadi un finale scoppiettante.

Pandev al minuto 38 si incunea caparbiamente inarea e realizza con una conclusione potente e precisa il 2-1. Quindi Lamanna(chiamato da Tabanelli agli straordinari) e un quasi goal di Laxalt con sinistro agiro che, se fosse entrato, sarebbe stato da cineteca. Così come da cineteca è laparata finale di Lamanna che, dopo una palla schizzata da una mischia a pochimetri dalla porta, ha evitato il tracollo ai liguri.

Genoa cantiere aperto

La gara di oggi non conta nulla, siamo al 25 luglio e ilGenoa è un cantiere aperto. Stasera chi si augurava di vedere qualche sprazzodi bel calcio gasperiniano è rimasto deluso, ma è anche vero che il mistergenoano è ricorso a non pochi esperimenti e dispone di un organico dove mancaun esterno sinistro.

Alle assenze in mezzo vanno poi aggiunte le defezioni diPerin e Figueras. La gara di Cesena consolida certezze come Rincon e un Pandevche sembra quello dei tempi migliori. Da rivedere il pacchetto arretrato e i nuoviacquisti come Lazovic e Gakpe, mentre è chiaro che a sinistra Laxalt è unasoluzione temporanea in attesa del tanto agognato esterno. Presenti alcunedecine di genoani in un Manuzzi semi deserto, senza striscioni eccetto l’ormaifamoso 'Rispetto'.