Dopo 25 anni e 725 partite ufficiali giocate con la maglia dei Blancos, Iker Casillas lascia il Real Madrid e va al Porto. Un'altra grande bandiera del calcio s'ammaina e lascia la squadra che lo ha visto crescere e diventare uno dei più grandi portieri della storia. Con la camiseta dei Galacticos, Casillas ha conquistato tutto: 3 Champions League, 5 Liga, 2 Supercoppe europee e tantissimi altri trofei che rimarranno nel suo Palmarés.

"Sono qui al Bernabeu per salutare tutti voi. Oggi per me è uno dei giorni più difficili della mia vita calcistica.

Qui sono cresciuto, mi sono sentito amato ed ora lascio grandi amici". Con queste parole il portiere spagnolo ha iniziato la conferenza stampa convocata dal Real allo stadio Bernabeu. Casillas, visibilmente commosso, ha poi aggiunto: "Lasciare Madrid è stata una decisione dura da prendere. Ho vestito per la prima volta questa maglia a nove anni e qui ho realizzato tutti i miei sogni. Devo ringraziare questo club per la persona che sono oggi".

Ieri notte era arrivato il comunicato ufficiale del club di Madrid in cui veniva omaggiato e ringraziato Iker Casillas per gli anni passati a difendere la porta dei Blancos. Nella nota della società il giocatore viene considerato come "il miglior portiere di tutta la storia del Real Madrid e di tutta la Spagna".

Lo spagnolo giocherà con il Porto con cui ha sottoscritto un accordo biennale a circa 3,5 milioni netti l'anno, a cui andranno aggiunti i 5,5 milioni pattuiti con il Real.

Nella conferenza stampa inoltre Iker Casillas ha voluto fare diversi ringraziamenti: "Ci tenevo a dire grazie a tutti i miei compagni con cui in questi lunghi anni ha passato momenti unici, ricchi di trionfi e soddisfazioni.

Un pensiero anche a tutti gli allenatori che ho avuto e da cui ho imparato molto. Ringrazio i miei genitori, mia moglie e mio figlio che mi sono sempre stati accanto anche nei momenti difficili". Infine il portiere campione del mondo nel 2010 ha rivolto un pensiero a tutti i suoi supporters. "Un grazie sentito, di cuore va ai tifosi del Real che mi hanno fatto sentire sempre il loro sostegno incondizionato, è stato un onore essere il vostro capitano negli ultimi cinque anni e aver alzato insieme a tutti voi tanti trofei".

In un mondo dove ormai le bandiere non esistono più, l'addio solitario di Iker Casillas è un'immagine che fa male a tutti gli amanti del calcio. Un campione infinito come lo è stato lui, avrebbe meritato un finale ben diverso. Avrebbe dovuto chiudere la sua carriera davanti ad un Santiago Bernabeu gremito e pronto ad applaudirlo per un'ultima volta ancora. Già, Iker doveva andarsene tra il calore della sua gente e con la camiseta blanca addosso. Perché quella maglia è la sua seconda pelle e quello stadio era e sarà sempre casa sua. Adiòs Iker.