Le sorprese di mercato non finiranno mai, fin quando la sessione non sarà ufficialmente conclusa, le rose fatte e le tattiche pre-stagionali completate. L'Inter in quanto a colpi di scena è maestra e sta conducendo una magistrale campagna acquisti come non se ne vedevano dai tempi d'oro di Massimo Moratti; sarà sicuramente stata la presenza in panchina di Roberto Mancini e la sua abilità di muoversi direttamente con i calciatori interessati anche in campo internazionale.

Ivan Peresic prossimo nome

Sul taccuino del tecnico iesino sono stati già spuntati i nomi di Geoffrey Kondogbia, Miranda, Murillo e Martin Montoya, presi con maestria da Piero Ausilio e tutta la squadra mercato nerazzurra nelle scorse settimane.

Il prossimo nome è quello di Ivan Perisic, centrocampista croato del Wolfsburg che tanto piace al Mancio: il club tedesco chiede 20 milioni di euro mentre l'Inter ne offre 17 tra prestito oneroso, obbligo di riscatto e bonus vari legati alla prossima stagione. Il muro contro muro comunque non dovrebbe durare ancora a lungo visto che le parti si sono avvicinate e l'intesa sembra dover essere limata solo di poco.

Il tutto sembra legato alla cessione di Xherdan Shaqiri, preso la scorsa sessione invernale dal Bayern Monaco, in prestito con obbligo di riscatto. L'ala offensiva svizzera aveva ricevuto un'offerta dallo Stoke City che però ha tentennato ad accettare fino a dichiarare di non voler trasferirsi in Premier League.

Il colpo di scena è però arrivato poco fa in quanto Shaqiri ha ricevuto da Roberto Mancini la convocazione per la tournée in Cina, ecco che quindi salirà sull'aereo Milano-Hong Kong-Shanghai, per confermare ancora una volta che, seppur dovesse essere ceduto allo Schalke04, che nei giorni scorsi si era fatta avanti per lo svizzero, l'Inter non ha alcuna intenzione di svenderlo o di farlo sentire ai margini.

L'asse Germania-Italia resta però comunque molto caldo e i nerazzurri probabilmente manderanno Shaqiri allo Schalke e reinvestiranno il capitale su Perisic che Mancini tanto desidera per costruire finalmente una squadre competitiva.