A distanza di trent'anni torna Nissa-Licata al "Palmintelli" di Caltanissetta. Si giocherà domenica, alle 15,30, per la seconda giornata della Promozione siciliana. L'ultima volta fra biancoscudati e gialloblù sul campo in terra battuta di viale della Regione risale al 2 dicembre 1984: le due squadre militavano nel girone D di Serie C2, oggi campionato di Lega Pro. Sulla panchina del Licata un tecnico boemo, divenuto poi personaggio illustre del calcio internazionale: Zdenek Zeman, successivamente alla guida di Foggia, Parma, Lazio, Roma, Fenerbahce, Napoli, Stella Rossa e Cagliari.

Il Licata giocava a zona, interpretava alla perfezione la tattica del fuorigioco e sognava il salto di categoria, ottenuto a fine stagione. La Nissa neopromossa dall'Interregionale puntava, invece, alla salvezza. Era guidata da Alfredo Ballarò, un "sergente di ferro" che aveva condotto il Messina in C1 nel 1983. L'ex tecnico peloritano era arrivato a novembre dopo l'esonero di Gianni Gennari, poi richiamato a gennaio.

I protagonisti di una gara epica

Nissa in campo con Gentiluomo, Labruzzo, Cracchiolo, Adelfio, Giovanni Tarantino, Puma, Ingrassia, Giudice, Zappalà, Salvatore Tarantino, Di Emanuele. Al 46’ Carlino per Cracchiolo, al 77' Lo Giudice per Di Emanuele. Il Licata, società emergente del calcio isolano, destinata a ottenere anche una splendida promozione nel campionato di Serie B, rispondeva con Zangara, Campanella, Consagra, Schifilliti, De Cento, Taormina, Schillaci, Giacomarro, Romano, Santonocito, Torregrossa.

Dal 68' dentro Bonanno, fuori Santonocito. Suglli spalti si registrava il tutto esaurito: oltre cinquemila spettatori. Decine di tifosi, senza biglietto, persino sulla collinetta che dominava il campo sportivo.

Nisseni inarrestabili fino al 25’, poi Schillaci ‘show’

Partenza bruciante dei padroni di casa. Al 20' contropiede di Zappalà, che superava il portiere in uscita.

Al 25' raddoppio di Ingrassia. Pochi secondi prima della fine del primo tempo Campanella accorciava le distanze. Nella ripresa Licata in cattedra. Al 60' il 2-2 di Giacomarro, autore di una prodezza. All'85' il gol del definitivo 2-3, un capolavoro di Maurizio Schillaci, il trascinatore degli ospiti, cugino del più famoso Totò, poi in forza alla Juventus e protagonista delle notti magiche di Italia '90. Con quella vittoria il Licata balzava in vetta alla classifica, con 14 punti, raggiungendo l'Afragolese, mentre la Nissa sprofondava all'ultimo posto, a quota 8, raggiunto dal Canicattì.