Il rocambolesco pareggio di Leverkusen ha restituito a Rudi Garcia una Roma a due facce. Quella sorridente e apprezzabile di una squadra coriacea in grado di recuperare e ribaltare il pesante risultato iniziale di 2-0, e quella triste di un undici che a meno di dieci minuti dal termine manda in fumo un successo importante che sembrava ormai scritto.
Musi lunghi dunque a Trigoria, quando ci si prepara alla difficile trasferta di Firenze. I viola sono primi in classifica nonostante la sconfitta del San Paolo di Napoli, e di certo non vorranno lasciare il passo alla Roma, inseguitrice insieme all'Inter di Mancini ad una sola lunghezza dalla Fiorentina.
Delicate e difficili le scelte per l'allenatore francese, che dovrà ripartire dalla buona prova contro l'Empoli e dagli ottimi 40 minuti centrali della gara in terra tedesca.
La probabile formazione della Roma: Torna Dzeko? Dietro Rudiger o Castan?
Tanti i dubbi di formazione, a partire dal modulo: 4-3-3 o 4-4-2? Se il primo schieramento sembra più rodato, il secondo offrirebbe una maggiore protezione al reparto offensivo, anche se alla fine Garcia potrebbe optare per un 4-3-3 "prudente" con il jolly Florenzi schierato nel reparto offensivo. A difendere i pali, come consuetudine, ci sarà il polacco Szczesny, davanti a lui i greci Torosidis e Manolas che dovrebbe far coppia con Castan, sembrato più affidabile in questo momento rispetto al tedesco Rudiger.
A presidiare la corsia di sinistra ci dovrebbe pensare ancora una volta Digne, calatosi a pieno nella nuova realtà capitolina. Il centrocampo a tre dovrebbe schierarsi con Daniele De Rossi, autore di una doppietta in Champions League, affiancato da Pjanic, anch'egli a segno contro il Bayer, e Nainggolan. In avanti, a guidare l'attacco il potrebbe esserci il rientrante Dzeko, preservato sia dalla nazionale che da Garcia dopo l'infortunio, affiancato da Florenzi e dall'ex di giornata Mohamed Salah.
Scelte importanti per il match che domenica ci dirà chi tra le due compagini guiderà la classifica di Serie A, certamente entrambe sarebbero felici che "a godere" non sia il terzo, ovvero l'inter di Mancini.