Domenica è stata una giornata particolare per Walter Zenga, allenatore attuale della Sampdoria: era in programma infatti Sampdoria-Inter, finita 1-1, risultato probabilmente gradito all'ex portiere, vista la sua storia come calciatore. L'ex portiere della nazionale, come molti sportivi ancora certamente ricordano, fu un grande giocatoreproprio dell'Inter: successivamente chiuse la carriera in Serie A proprio con la stessa Sampdoria.

Occhi lucidi allo stadio Ferraris

L'occhio della TV è stato una volta tanto una bellissima sorpresa. Walter Zenga, commosso e quasi singhiozzante, ha fieramente controllato le proprie lacrime di commozione, come quando parava i calci di rigore nella sua luminosa carriera.

La partita è stata anche strana: per poco alla Sampdoria riesce il colpaccio contro i più quotati avversariallenati daMancini, anzi: possiamo segnalare anche un mancato goal decisivo della Sampdoria con un tiro a porta vuota sbagliato clamorosamente.

Il tributo della Domenica Sportiva

La stessa Domenica Sportiva, a parte il filmato standard della partita, ha dedicato un breve ma significativo special alla giornata non comune di Zenga e dello stesso Mancini, attuale allenatore dell'Inter e - come calciatore - figura storica proprio a Genova con la famosa Samp di Vialli. Mancini e Zenga. La trasmissione televisiva ha ricordato l'amicizia tra i due fin dalla Nazionale under 21 di Vicini. Mancini poi abbandonò Genova con qualche relativa polemica.

Simpaticissime, infine le parole dello stesso musicista Max Pezzali che a Zenga dedicò la sua canzone da Hit Parade "Hanno ucciso l'Uomo Ragno".

Il futuro sulle panchine del cuore

In definitiva, Walter Zenga simboleggia ancora il calcio come cuore e sentimento, non soltanto business mediatico e stipendi astronomici. Lo sport romantico e d'altri tempi, tutt'oggi, almeno sua componente fondamentale, quel che infervora positivamente i tifosi e spiega, nello specifico, il grande fascino che caratterizza ancora lo stesso football in Italia.

Romanticismo che coinvolge anche lo stesso Mancini: i tifosi blucerchiati sperano torni tra qualche anno nella città ligure, come allenatore, mentre Zenga in cuor suo, magari sogna ancora di arrivare sulla panchina della sua sempre amata Inter.