Dieci anni di passione, dieci anni di Genoa. Stefano Capozucca, ex direttore sportivo del grifonee attuale dirigente del Cagliari,intervistato nei giorni scorsidal giornalista di Repubblica, Gessi Adamoli, ha parlatodella sua lunga esperienza in Liguria.Tanti bei ricordi legano la mente del direttore al grifone, che ha subito spiegato la politica societaria di allora: "Avevamo un'infinità di giocatori, a me toccava sfoltire l'organico, però ho portato anche io dei grandi giocatori al Genoa. Milito è un esempio lampante. Avrei dovuto prenderlo alla Ternana ma appena sono passato alle dipendenze di Preziosi gliel'ho segnalato.

Lui lo ha preso subito perchè di calcio ne capisce, ha sempre avuto una grande intuito. La seconda volta, invece, quando lo abbiamo preso dal Real Saragozza è stato merito del figlio Fabrizio".

Rimpianto Lewandoski e sogno scudetto

Cessioni, acquisti e tanti colpi di mercato, alcuni anche sfumati all'ultimo: "Il mio rimpianto più grosso si chiama Lewandowski. Era già tutto fatto, addirittura aveva parlato con Gasperini alla vigilia di un derby. Poi sfumò tutto per una commissione troppo alta al suo agente". Impossibile trattenere Milito in passato, ma le cessioni eccellenti furono tante: "Non potevamo competere con l'Inter e la cessione è stata obbligata. Quell'anno potevamo andare in Champions League, ho ancora gli incubi la notte per quel 3-3 con la Fiorentina".

Al Genoa però sono passati tanti campioni. Secondo il ds,ad un certo punto, si sarebbe potuto puntare in alto: "Basti pensare agli attaccanti chea bbiamo avuto. Milito, Palacio, El Shaarawy, Borriello e Lavezzi. Purtroppo eravamo costretti ad attuare una strategia mordi e fuggi sul mercato e quindi non siamo stati in grado di tenerli.

Altrimenti avremmo potuto lottare davvero per il titolo. Su Gasperini e sul rapporto con Preziosi: "Gianpiero è una sicurezza per il Genoa. Sa valorizzare i giocatori come pochi, avrebbe meritato una chance importante in un top club. Con il presidente c'è sempre stata profonda sintonia e grande rispetto. Ho imparato tanto lavorando con lui".