Il tecnico dell'Inter Roberto Mancini, nel corso del suo recente viaggio a Doha (Qatar), ha rilasciato una ricca intervista per Supreme Committee for Delivery & Legacy, portale ufficiale della nazione qatariota. L'allenatore marchigiano ha fatto un bilancio delle sue esperienze vittoriose all'Inter e al Manchester City, soffermandosi anche sull'ottimo momento che vive l'Inter, squadra che è tornato ad allenare a metà stagione scorsa, a sei anni di distanza. A proposito del suo primo periodo in nerazzurro (2004-2008), contraddistinto da tre scudetti di fila (il primo a tavolino dopo lo scandalo ''Calciopoli''), due coppe Italia e due Supercoppe Italiane, il ''Mancio'' ha sottolineato l'importanza che ebbe Zlatan Ibrahimovic, ancora oggi probabilmente il più forte centravanti europeo: ''Ritengo Zlatan assolutamente uno dei migliori calciatori in circolazione.

Ha realizzato molte reti decisive per noi quando giocava nell’Inter. Merita di vincere il Pallone d’Oro in quanto lo considero uno dei migliori centravanti dell’era moderna''.

Gli anni con Zlatan in nerazzurro e la nascita del milionario City

Sempre in merito al passato, Mancini afferma: ''Negli anni di Ibrahimovic, da allenatore nerazzurro tra il 2006 e il 2008, posso dire di aver cambiato la storia dell'Inter, mentre quando ero calciatore sono stato decisivo prima per la Sampdoria e poi per la Lazio''. Peraltro, Mancini ritroverà come avversario Ibrahimovic nell'amichevole di lusso del prossimo 30 dicembre che vedrà in campo a Doha la sua Inter e il Paris Saint-Germain. In merito alla sfida con i prestigiosi parigini, l'allenatore nerazzurro dichiara: ''Non si tratterà di una semplice amichevole, in quanto sarà una gara fra due top club europei che si preparano alla parte decisiva della stagione.

Inoltre, sono contento del fatto che i miei ragazzi possano allenarsi nelle favolose strutture presenti in Qatar''. Il Mancio ricorda gli anni alla guida del Manchester City e commenta: ''Ho aiutato i Citizen a cambiare le dinamiche del derby cittadino con lo United, un'impresa davvero ardua. I Red Devils sono stati ai vertici della Premier League per lungo tempo, quindi era difficile giungere ai loro livelli, ma acquistando tanti campioni che hanno saputo mettersi a lavorare duramente siamo riusciti a conquistare il titolo nazionale che mancava da molti anni.

E' stata una sfida difficile ma ne vado fiero''.

Difficile ribaltare la stagione prendendo squadre in corsa

Tuffandosi sul presente, Mancini approfondisce il momentaneo primo posto dell'Inter e dice: ''Adesso possiamo goderci la vetta ma sappiamo che il campionato è lunghissimo, difficile ed equilibrato. Dobbiamo impegnarci lavorando sodo per restare nei piani alti della classifica.

L'obiettivo stagionale dell'Inter resta la conquista di un posto per la Champions League, un traguardo ambizioso per noi''. In merito alla scorsa stagione, in cui il tecnico di Jesi subentrò a Mazzarri non riuscendo però a imprimere un significativo cambiamento, ecco altre dichiarazioni: '' Rimane sempre una cosa difficile modificare l'esito di una stagione quando prendi una squadra in corsa; invece, quest'anno le cose vanno diversamente perchè ho lavorato col gruppo fin dal ritiro pre-campionato. Nella sessione estiva del calciomercato abbiamo preso tanti buoni giocatori. Rimaniamo comunque una squadra giovane, però con qualche elemento esperto. Bisogna sicuramente migliorare, anche se devo dire di essere soddisfatto dei ragazzi che sto allenando, abbiamo fatto buone cose fino ad ora ''.