Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha ammesso, nel racconto pubblicato da Alessandro Alciato, i forti dissapori sorti tra la Juventus e il tecnico della nazionale Antonio Conte, dopo che il tecnico salentino ha troncato la sua avventura in bianconero.Tra le cause additate da Tavecchio, che hanno determinato la fine del matrimonio tra Conte e il club bianconero, ci sarebbero state alcune diversità di vedute sul mercato, e le mancate rassicurazioni sulle conferme di Pogba e di Vidal in bianconero. Ma anche il rapporto conflittuale con l'ufficio stampa e le tournèe precampionato lunghe e impegnative, sarebbero state pietre della discordia tra Conte e la dirigenza juventina.

Tuttosport ha diffuso in anteprima le parole di Tavecchio su Conte e i conflitti con la Juventus: 'Conte pur essendo una persona di carattere, si è sentito vessato dal proprio club, anche sotto l'aspetto economico'. Secondo Tavecchio anche Allegri avrebbe girato il coltello nella piaga, nel momento in cui si sarebbe opposto alla proposta di Conte di dare vita ad alcuni stage per la nazionale.

Il momento peggiore dopo l'infortunio di Marchisio

I momenti più difficili nel rapporto tra la Juventus e Antonio Conte, avrebbero raggiunto il vertice della tensione proprio in occasione dell'infortunio di Claudio Marchisio, quando si innescarono delle polemiche tra lo staff medico della nazionale e quello della Juventus.

In quell'occasione, ricorda Tavecchio, un Conte avvilito, ebbe modo di confessare al Presidente federale di sentirsi come al centro di una congiura, ordita dalla Juventus nei suoi confronti.

'Vogliono remarmi contro, c'è un disegno contro di me',avrebbe esclamato Conte, rivelando il proprio disagio a Carlo Tavecchio. Parole, quelle contenute nel libro di Alciato, che danno la dimensione di quanto sia profonda la rottura attuale tra la dirigenza juventina e Antonio Conte. Sotto la direzione tecnica dell'attuale allenatore della nazionale, la Juventus ha vinto 3 scudetti e due supercoppe italiane. Poi la rottura nell'estate del 2014 e il suo approdo sulla panchina azzurra.