Alzi la mano chi, due anni fa, non avrebbe scommesso a colpo sicuro su una pronta ridiscesa dei neroverdi in serie B.Il 22 settembre 2013, dopo le prime storiche tre partite nel massimo campionato (tutte perse), il Sassuolo subiva in casa una pesante sconfitta, 0-7, per mano dell'Inter. Il destino della squadra sembrava già segnato, anche alla luce delle prestazioni successive. La prima vittoria arriverà solo alla settima giornata, un 2-1 contro il Bologna.

La storia del calcio italiano è stata spesso generosa con le piccole squadre provinciali provenienti dalla serie B, anche in tempi recenti: a partire dal Lanerossi Vicenza degli anni '70, allo scudetto dell'Hellas Verona degli anni '80; poi il Piacenza degli italiani (una squadra che per scelta non volle tesserare nessun giocatore straniero) negli anni 90 e la favola del Chievo negli anni 2000.

Troppi stranierinel nostro campionato?

Il Sassuolo oggi è al terzo anno di permanenza nella massimo campionato. La società merita un elogio per il fatto di aver annoverato tra le proprie fila, fin dall'inizio, solamente 3 giocatori stranieri. Attualmente si tratta del croato Vrsaljko, il ghanese Duncan ed il francese Defrel.

Il resto della rosa è composto da italiani, giovani talenti di belle speranze mixati con vecchi volponi carichi di esperienza che oggi, dopo la vittoria per 3-1 in casa della Sampdoria, ottenuta contro tutti i pronostici, possono vantare un meritatissimo 6° posto in Serie A con 26 punti, subito dietro la Juventus.

Con 3 stranieri su una rosa di 26 (solo l'11,5%), il Sassuolo distanzia tutte le altre squadre.

Il Frosinone ne ha 8, sempre su 26 (30,8%) mentre ai piani alti le percentuali si fanno tristemente vicine alla totale scomparsa di giocatori italiani: a Roma, sponda giallorossa, parliamo di un 85,2% di stranieri (23 su una rosa di 27), l'Internazionale (quantomeno giustificata dal nome) 23 su 28 (82,1%) mentre per il Napoli siamo a 20 su 27 (74,1%).

Talenti italiani

Il giocatore più rappresentativo della squadra è Domenico Berardi, il bomber che vale 17,50 milioni di Euro, su cui la Juventus detiene un'opzione per poterlo riacquistare a fine stagione. Dopo aver riempito il tabellino per una stagione in B (11 reti) e 2 in A (rispettivamente 15 e 16 reti) quest'anno Berardi si è fermato a due centri; non è che una conferma del fatto che la forza sta nel gruppo e nei meriti dell'allenatore Eusebio di Francesco.

Nicola Sansone è un altro attaccante di talento, 24 anni, già nel giro della Nazionale maggiore, avendo esordito il 16 giugno 2015 nell'amichevole contro il Portogallo.

Il portiere Andrea Consigli, già più esperto (28 anni) ha esordito con la maglia neroverde proprio nella famigerata partita con l'Inter in cui ha dovuto raccogliere il pallone sul fondo della rete per ben 7 volte. A parte lo sfortunato esordio, ha vestito più volte le maglie delle nazionali giovanili (26 presenze in under 21) ed è il titolare inamovibile a guardiadella porta sassolese.

Il difensore Francesco Acerbi ha vestito la maglia della Nazionale maggiore il 18 novembre 2014, nella gara contro l'Albania disputata a Genova.

Accanto ai giovani talenti ci sono giocatori di spessore e sostanza cresciuti o facenti parte della società neroverde da tempo, come il capitano Francesco Manganelli o altri giocatori esperti come Paolo Cannavaro, Antonio Floro Flores e Sergio Floccari.

In conclusione, che siano giovani, esperti, cresciuti in casa o provenienti da altre squadre quello che conta è che siano italiani. Tanto basta per poter definire il Sassuolo "polmone azzurro" d'Italia.